lunedì 1 marzo 2010

Il "popolo delle carriole " dell'Aquila

L'Aquila, il 'popolo delle carriole'dà il via alla raccolta delle macerie

di GIUSEPPE CAPORALE


La zona rossa all'Aquila
L'AQUILA - "Oggi finalmente è un giorno importante per L'Aquila...". Sorride il preside della facoltà di Lettere, Giannino Di Tommaso. Sorride contento nel vedere che, in piazza Duomo, assieme a lui ci sono altri seimila aquilani che protestano. Studenti, docenti, commercianti, professionisti, piccoli artigiani, mamme con bimbi al seguito: fanno tutti parte del "popolo delle carriole" che si è dato appuntamento per manifestare contro quelle macerie che soffocano la città. Quattro milioni e mezzo di metri cubi che bloccano la ricostruzione.

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E così, alle 10 del mattino, gli aquilani "di buona volontà" armati appunto di carriole, guanti, piccozze e secchi, si sono presentanti davanti ad uno dei recinti della zona rossa, quello che blocca l'accesso a piazza Palazzo (area simbolo della città). Ad attenderli, però, hanno trovato 200 uomini delle forze dell'ordine tra polizia, carabinieri ed esercito. Ma il servizio di sicurezza attivato per bloccare l'accesso alla piazza in macerie, nulla ha potuto contro la pressione di migliaia di persone contro la recinzione. Al grido di "L'Aqulla libera", "Aprite", e "Vergogna", la folla ha superato - di forza - lo sbarramento. A quel punto i militari (coordinati dal questore Stefano Cecere), non hanno reagito, ma semplicemente gestito con attenzione il defluire della folla, limitando l'accesso all'area "pericolosa". Superata la tensione iniziale, (non senza qualche rischio di incolumità per quelle 400 persone che hanno superato il varco senza autorizzazione) è scattata la raccolta macerie. Le carriole cariche di detriti sono state portate fuori da piazza Palazzo, per poi percorrere corso Vittorio Emanule fino a piazza Duomo, tra gli applausi della folla. Non solo, una "catena umana" da piazza Palazzo a corso Vittorio ha permesso ai manifestanti di passarsi secchi e carriole, carichi di detriti.


Agli angoli di piazza Palazzo oltre un centinaio di persone hanno provveduto alla raccolta differenziata delle macerie, insieme a tecnici che si occupano di separare materiale da recuperare e materiale da smaltire. Uomini delle forze dell'ordine si sono disposti ai lati della piazza per controllare che nessuno si allontanasse nelle vie limitrofe, alcune delle quali ancora da mettere in sicurezza. Al termine della manifestazione un cumulo "simbolico" di macerie è stato depositato davanti alla sede del Consiglio regionale. Il 'popolo delle carriolè si è dato appuntamento anche domenica prossima, per ripulire la zona del Castello.

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