martedì 23 marzo 2010

Gli "eroi" ai tempi di Al Tappone


L'inchiesta. La lista delle società di fiducia della Protezione civile
E il progetto Case dell'Aquila lievita del 40 per cento


Bertolaso, consulenze record 9 milioni per gettoni e assegni
di PAOLO BERIZZI


ROMA - Di beffe i terremotati dell'Aquila ne hanno subite abbastanza. Comprese le risate sciacalle della "cricca". Ce n'è una, però, che non conoscono ancora. Va iscritta in quel generoso consulentificio che è la Protezione civile al tempo di Guido Bertolaso. È il 15 aprile 2009. Ad appena nove giorni dal sisma che ha violentato l'Abruzzo provocando la morte di 308 aquilani, ferendone altri 1.600 e lesionando centinaia di edifici, l'ennesimo contributo, 300 mila euro, finisce - con la solita ordinanza ad hoc - nelle casse di una fondazione. Che ha come scopo la prevenzione del rischio sismico. Già materializzatosi 216 ore prima. La fondazione si chiama Eucentre e fa parte della short list (commesse, consulenze, convenzioni) del dipartimento di Protezione civile. Fondata nel 2003, tra gli altri, dalla stessa Protezione, Eucentre è il professor Gian Michele Calvi. Che è pure direttore - con il Consorzio For Case di cui è presidente - del progetto C. A. S. E.. La ricostruzione all'Aquila di 183 edifici, 4.600 appartamenti con appalti per 800 milioni. Calvi insegna meccanica strutturale all'ateneo di Pavia, la sua città. Lo considerano un braccio destro di Bertolaso. Dopo l'estate del 2008 il sottosegretario lo spedisce alla Maddalena come "soggetto attuatore" del G8 al posto dello spendaccione Fabio De Santis (ora in carcere), "allontanato" perché stava appaltando a 600 milioni opere che dovevano costarne 300. Peccato che l'ingegner Calvi, figlio d'arte, studio da 30 dipendenti, famiglia vicina all'Opus Dei, un fratello, Gian Luca, che l'anno scorso rileva per 300mila euro la Tecno Hospital di Gianpaolo Tarantini, all'Aquila abbia splafonato e non di poco proprio nella costruzione delle new town. In 11 mesi, dall'aprile del 2009, con la sua task force di 119 tecnici è riuscito a far lievitare i costi del 40%: dai 570 milioni preventivati a 800. Non male per un'emergenza costata finora la cifra record di 1 miliardo e 431 milioni. "Alla fine sarà il terremoto più caro di sempre", dice Teresa Crespellani, già docente di ingegneria geotecnica sismica all'ateneo di Firenze. Dal pozzo di via Ulpiano, a favore di Eucentre, sono usciti 700 mila euro solo per la valutazione di agibilità delle case. Un compito che nell'era pre-Bertolaso era appannaggio dei tecnici del dipartimento. Con un bel risparmio.

All'Aquila tra gli edifici dichiarati inagibili c'è la vecchia sede dell'Anas. Danni modesti, nemmeno puntellata ma si è deciso, d'urgenza, di tirarne su una nuova. Costo: 14,5 milioni di euro (cordata Maltauro di Vicenza, consegna 27 aprile prossimo). A distanza di un anno nessuna costruzione: solo un cratere. "Prima si valorizzavano le risorse interne, oggi è un continuo e oneroso ricorso a soggetti esterni", ragiona Roberto De Marco, fino al 2002 direttore del defunto servizio sismico nazionale. In effetti in Protezione civile, quando si parla di consulenze, i cordoni della borsa si aprono senza problemi. Nel 2007 ne sono state assegnate per 2 milioni e 436 mila euro, record di spesa con 80 consulenti.

I collaboratori. Bertolaso i suoi se li tiene stretti. A Giovanni Bastianini, "consulente per informazione, immagine e divulgazione della cultura di protezione civile", vanno 104mila euro. La cura delle "attività di comunicazione visiva" è affidata a Maurizio Silvestri, e costa 74 mila euro. Prende 6 mila euro in più l'avvocato di Stato Ettore Figliolia, un tempo consigliere giuridico, oggi superconsulente. E' lui, già capo gabinetto di Rutelli vicepremier, la "mente" creativa delle ordinanze di Protezione civile.

Quanto ci costano i nostri protettori civili e i loro "aggiunti"? Nel bilancio 2009 (2 miliardi e 72milioni) figura la voce "emolumenti accessori al personale interno e distaccato, per gettoni di presenza, stipendi e assegni per il personale assunto con contratti "privati"". In tutto fanno oltre 9 milioni. Normale per un dipartimento che ha quadruplicato le dimensioni della sua struttura (una tendenza inversa ai drastici tagli di tutto l'apparato pubblico centrale). Con un ufficio stampa-comunicazione formato da un esercito di 28 persone (con Franco Barberi erano 8). Persino poca roba se paragonata alle commesse e agli incarichi extra. Tra i "partner" più fedeli c'è Finmeccanica. Specializzata nel settore militare ma alla quale è affidata l'infrastruttura informatica (appalto secretato). Sono targati Selex (società di Finmeccanica) anche i 20 nuovi meteo-radar acquistati nel 2007 per 20 milioni (2,8 milioni a pezzo). Restiamo nei cieli. La flotta delle emergenze, e dei grandi eventi, è tanto fornita quanto costosa: nel 2008 per mantenere i 19 Canadair CL 415, i due aerei Piaggio C 180, i tre elicotteri Agusta e i 6 elicotteri Erickson S63 in appalto, ci sono voluti 158 milioni. Per la sola gestione dei Canadair 43 milioni sono andati alla Sorem: un partner resistente a tutto. Anche alle indagini giudiziarie e a quelle dell'Enav, che nel 2002 denuncia "carenze addestrative e operative". Tra il 2003 e il 2007 si verificano una serie di incidenti, alcuni mortali. Bertolaso ammette "un errore" nella programmazione degli orari di volo, ma Sorem è confermatissima. Come l'Ingv (istituto nazionale geofisica e vulcanologia) di Enzo Boschi. L'ultimo assegno staccato è di 63 milioni, convenzione del 2004. Altri si "accontentano". Legambiente, "protagonista nell'organizzazione di grandi eventi", nel 2006 incassa 694 mila euro. Più del doppio di quanto sono costati (335 mila) i distintivi e le medaglie 2009 della Protezione civile (ma i pompieri che hanno scavato all'Aquila hanno dovuto pagarsele). Meno di un terzo di quanto costa (3,5 milioni all'anno per 9 anni) la sede operativa scelta da Bertolaso nel 2004. Sorge in via Vitorchiano, sulle sponde del Tevere. In una zona che l'autorità di bacino del fiume ha definito "R4". Il massimo livello di rischio idrogeologico.
p.berizzi@repubblica.it
(2 - continua)

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