lunedì 22 marzo 2010

ORA E SEMPRE RESISTENZA

MUSEO STORICO DELLA LIBERAZIONE
00185 ROMA – Via Tasso 145
www.viatasso.eu; info@viatasso.eu
tel. 067003866, fax 0677203514

GIORNO DELLA MEMORIA
27 gennaio 2010

La presidenza e il comitato direttivo del Museo storico della Liberazione restano fermi nella convinzione che il periodo 1943-1945 e, più in generale, della seconda guerra mondiale, rappresenta una fase tragica ed oscura della storia dell’ Europa, dell’Italia e di Roma perché cartterizzato non solo dalla guerra combattuta dagli eserciti, scatenata dall’aggressione nazista all’Europa, ma anche dalla Shoah e – in Italia - dalle leggi razziali e dalla persecuzione fascista dei cittadini ebrei, che pure costituiscono il massimo della violenza distruttrice del totalitarismo nazista contro l’umanità. La caratteristica dell’aggressione nazista come guerra totale, guerra programmaticamente estesa a colpire popolazioni civili a alla costruzione del Nuovo ordine europeo, destinato a mutare i rapporti storici fra i popoli d’Europa e i loro connotati culturali e civili, le loro identità più profonde, e stabilire tra essi gerarchie etnicamente fondate e sostenute dall’organizzazione totalitaria del potere, colpì anche gli italiani e le italiane e molti e molte fra essi hanno dovuto subìre la deportazione, l’internamento militare, la prigionia, la morte, le stragi e le persecuzioni politiche e razziali. Era una politica dello sterminio e della schiavizzazione che colpì con durezza, in maniera cinicamente stratificata, ogni popolazione che con la macchina nazista venne a contatto, con la destinazione di alcuni alla disumanizzazione e di altri alle eliminazione fisica. Ma, in Italia come in Europa, donne e uomini di ogni nazione e credo, con le armi o senza le armi, a fianco degli eserciti combattenti, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati. In tal modo, hanno contribuito a garantire ai popoli d’Europa e al popolo italiano la salvezza e la sopravvivenza ed a creare le condizioni della loro libertà e della loro democrazia.
Per queste ragioni, la presidenza e il comitato direttivo del Museo storico della Liberazione ci tengono a riaffermare che – in armonia con le finalità previste dalla legge istitutiva 14 aprile 1957 n, 277 – il compito di narrare i fatti e di promuovere la riflessione sulla storia del nazismo e del fascismo suo alleato – indicati dalla legge istitutiva del Giorno della memoria 20 luglio 2000, n. 211 – non può limitarsi alla pur meritoria attività di cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di un solo giorno ma, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, per fruttificare deve consolidarsi in attività didattica e formativa continua e multidisciplinare, suscettibile di far comprendere come la minaccia totalitaria e razzista avesse minacciato l’umanità stessa dei popoli d’Europa, aggredendo la dignità della persona umana in ogni dimensione dell’esistenza. Ma, nello stesso tempo, capace di spiegare come in ogni strato e gruppo sociale, in ogni comunità religiosa, in ogni ramo della scienza, dell’arte e della letteratura, in ogni attività della produzione e del lavoro, la resistenza della sopravvivenza abbia creato le basi della resistenza per la liberazione. Allora, il Museo, fedele al suo compito istituzionale di assicurare al patrimonio storico nazionale la più completa ed ordinata documentazione di quel periodo e di quegli evanti, ha la piena coscienza che – come testimonia la frequente presenza di visitatori di ogni paese d’Europa e di fuori Europa - riferendosi alla popolazione di Roma, ne rappresenta la lotta che costituisce uno specifico modo di esprimere una lotta comune ai popoli che vivevano nel continente e un momento di una lotta per l’affermazione – anche nel presente e nel futuro – dei diritti di tutti gli uomini, di tutte le donne e di tutti i popoli. Così il dare testimonianza delle persone, dei gruppi sociali, dei movimenti politici e di tutte le vittime di quelle oppressioni e di tutti i partecipi di quelle lotte, non serve solo a diffondere di esse una conoscenza cristallizzata nel tempo, ma a scoprire in essa i semi e le radici da trapiantare e far fruttare nel nostro tempo, nei nostri gruppi e nelle nostre associazioni, nei nostri movimenti, nelle nostre aggregaziuoni sociali e civili, nelle nostre istituzioni.
Non aver perduto la speranza della possibilità di un mondo e di un’umanità migliori fu quello che sorresse nell’abominio dei lager i deportati, di fronte ai fucili spianati i condannati a morte, nella solitudine e nel gelo delle notti d‘inverno i partigiani in montagna e nel chiuso di soffitte e cantine quelli di città, nelle case di campagna le donne che coraggiosamente ospitavano i fuggiaschi, nei monasteri le suore che salvavano bambini ebrei. Questo oggi, domani e sempre vogliamo ricordare e trasmettere.


INIZIATIVE 2010

Poiché dal 2001 gli ultimi giorni di gennaio ed i primi di febbraio sono diventati un periodo in cui la riflessione sugli eventi ricordati viene promossa con varie iniziative culturali ed educative, anche il Museo – in collaborazione con altri soggetti – mette a disposizione del suo pubblico e dei suoi amici una serie di iniziative differenziate e dirette a riflettere insieme e aproporre la riflessione alle più giovani ed ai più giovani.

23 gennaio: PARMA, Centro studi Movimenti (via Testi 4), ore 10,30-17. il Giorno della Memoria al Corso di perfezionamento “Fonti orali e metodi della ricerca per la comunicazione audiovisiva”. Michele Guerra, “Non vedere l’Olocausto: “Shoah” di Claude Lanzmann” (con proiezioni); Primarosa Pia, “Trascrivere, ascoltare, interpretare [le testimonianze di deportati e deportate]: ragione ed emozione; “Nata due volte. Storia di Settimia Spizzichino ebrea romana” (Italia 2005, 60’), video documentario di Giandomenico Curi, discussione con l’autore

23 gennaio – 13 febbraio: SCHIAVE DUE VOLTE. Storie di prostitute forzate nei Lager nazisti
A - Mostra storico-documentaria “Sex-Zwangsarbeit in NS-Konzentrationslagern” (Prostituzione forzata nei campi di concentramento nazisti)” promosssa da “BE FREE. Cooperativa sociale di donne per la lotta contro tratta, violenze e discriminazioni”, con la collaborazione del gruppo “Die Aussteller” di Vienna e dal gruppo della Universität der Künste Berlin. Prima esposizione assoluta in Italia.
B – 27 gennaio e 12 febbraio: eventi di approfondimento con studiose, operatrici sociali, esponenti di cultura e politica

24 gennaio: “Pedalando nella memoria”. Il VI Memorial ciclistico dedicato a Settimia Spizzichino (unica abrea romana superstite dalla deportazione), promosso dalla Provincia di Roma, dal Comune, dai Municipi I, IX e XI, e con l'adesione dell'Uisp, (Unione italiana sport per tutti), farà la consueta tappa al Museo, dove Giuseppe Mogavero e Antonio Parisella ricorderanno la figura di Elvira Sabbatini Paladini, vicepresidente e direttrice del Museo, di recente scomparsa

26-28 gennaio: Günter Demmig, “Memorie d’inciampo a Roma”, a cura di Adachiara Zevi, in collaborazione con ANED (Associazione Nazionale ex Deportati); ANEI (Associazione Nazionale ex Internati); CDEC (Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea); Federazione delle Amicizie Ebraico Cristiane Italiane e i Municipi I, II ,VI, IX, XVI, XVII. Patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Roma, alto patronato del Presidente della Repubblica.
Come in altre città d’Europa, sui marcia piedi delle loro ex residenze l’artista posizionerà 30 Stolpersteine (pietre d’inciampo) che ricordano deportati razziali, politici e militari. (prima realizzazione in Italia).
A - martedì 26 gennaio, ore 11.00, Casa della Memoria e della Storia, via San Francesco di Sales 5: presentazione alla stampa.
B - giovedì 28 gennaio, ore 9.30: via della Reginella 2: inaugurazione.

26 gennaio, ore 9,30-12,30: il dr. Alessio D’Amato, consigliere della Regione Lazio, consegna in omaggio copie di Anne Frank, Diario, (Einaudi, Torino) alle scuole prenotate per le visita al Museo; gli omaggi verranno ripetuti alle classi in visita per tutta la settimana.

31 gennaio, ore 17,30: LA DEPORTAZIONE DIMENTICATA. “Giacere sul fondo: dramma di siciliani deportati nei campi di concentramento, rappresentazione messa in scena da Paola Roccoli, in coillaborazione con TEATRARTE, teatro e arti visive (Palermo) (da confermare)

DATA DA DEFINIRE: Auditorium dell’Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi (Palazzo Antici Mattei, Via Michelangelo Caetani): “I Lagerlieder di Carlo Marinuzzi, concerto. Esecuzione pianistica a quattro mani di Cinzia Facchini e Rossella Rubini della composizione realizzata dall’autore combinando i canti (soprattutto russi e dell’Europa Orientale) appresi nel campo d’internamento e trascritti con materiali di fortuna, con interventi di Annamaria Marinuzzi, Massimo Pistacchi e Antonio Parisella, in collaborazione con Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi. (prima esecuzione pubblica) QUESTO APPUNTAMENTO E' IN CORSO DI REALIZZAZIONE

28 febbraio, ore 10,30, Museo storico della Liberazione, UN PARTIGIANO COME PRESIDENTE. SANDRO PERTINI E LA RESISTENZA. Incontro con Gianno Bisiach per vedere i suoi documentari intervista e parlare del suo libro sul "compagno Pertini"

DOMANI, MARTEDì 23 MARZO, ORE 15, AL MUSEO VERRANNO IN VISITA STUDENTI DELLE SCUOLE DI OSTUNI (BR) CON DUE INSEGNANTI FIGLIE DEL MAGG. ANTONIO AYROLDI, CADUTO DELLE ARDEATINE MOVM, CHE DONERANNO AL MUSEO OGGETTI E DOCUMENTI DI LUI. LA COSA CI GRATIFICA E COMMUOVE AD UN TEMPO

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