mercoledì 10 marzo 2010

CONTRO GLI OGM! Gli esperimenti sulle cavie dimostrano che attaccano le difese immunitarie

Ogm: dalla Ue il via libera alla patata modificata
***, 02 marzo 2010, 16:59

Salute La decisione dell'Unione Europea rompe il divieto per le nuove colture ogm, presente dall'ottobre del 1998. Un'apertura che ha generato molte polemiche e opinioni contrarie, fra cui quella del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia


La commissione europea ha concesso oggi a Bruxelles l'autorizzazione per la produzione della patata Ogm Amflora "per uso industriale". La patata - che quindi non è comunque destinata alle tavole dei consumatori ma servirà per la produzione di carta e, nei suoi sottoprodotti, per l'alimentazione degli animali - è prodotta dalla società tedesca Basf. La decisione dell'Unione Europea rompe così il divieto per le nuove colture ogm, presente dall'ottobre del 1998.
Nella nota diffusa dalla commissione si apprende che la procedura di autorizzazione per la patata Amflora era stata avviata in Svezia nel 2003 e che la decisione odierna si basa "su un numero considerevole di conoscenze scientifiche rigorose". Il commissario europeo alla salute John Dalli, ha tenuto a specificare, che la natura del provvedimento rimane circoscritta all'ambito chimico: "Non facciamo mistificazioni: è chiaro che non sarà possibile coltivare la patata ogm in giardino. La Basf potrà vendere il prodotto - prosegue Dalli - solo ai produttori designati che a loro volta avranno designato i destinatari finali, industrie di produzione della carta, con i conseguenti benefici in termini di risparmio energetico e minore inquinamento ambientale".
La decisione della commissione europea ha generato molte polemiche e opinioni contrarie, fra cui quella del ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia: "La decisione presa oggi dalla Commissione europea di concedere l'autorizzazione alla coltivazione di una patata geneticamente modificata ci vede contrari. Il fatto - dichiara il ministro - di rompere una consuetudine prudenziale che veniva rispettata dal 1998 è un atto che rischia di modificare profondamente il settore primario europeo". Il ministro Zaia ha poi criticato la natura del provvedimento ribadendo la posizione del governo: "Non solo non ci riconosciamo in questa decisione - commenta Zaia - ma ci teniamo a ribadire che non permetteremo che questo metta in dubbio la sovranità degli Stati membri in tale materia. Da parte nostra proseguiremo nella politica di difesa e salvaguardia dell'agricoltura tradizionale e della salute dei cittadini".

Concorde sulla posizione del ministro anche l'opposizione che attacca la decisione della commissione europea, tramite l'intervento di Ermete Realacci, responsabile "green economy" del Pd: "Quella dell'Unione europea sugli Ogm è una decisione molto grave. Lo è in assoluto, ma per l'Italia, oltre alle ragioni legate alla sicurezza alimentare, se ne aggiungono molte altre. Il futuro dell'agricoltura del nostro paese non è certo nelle coltivazioni Ogm, ma nell'agricoltura di qualità, legata al territorio e alle produzioni tipiche. Il governo prenda subito una netta presa di posizione per impedire in Italia la coltivazione di questi prodotti".

Ostile alla coltivazione della patata Amflora anche l'associazione internazionale no profit Slow Food: "E' gravissimo - commenta Roberto Burdese, Presidente Slow Food Italia - che il primo atto di questo commissario sia quello di interrompere una moratoria sacrosanta stabilita sulla base di una preoccupazione precisa riguardante la nostra salute. Questo dimostra come la questione si decida in base a interessi economici delle multinazionali senza prendere in considerazione le gravi incognite per la salute dei cittadini".









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#1 · linarena
04 marzo 2010, 01:40 Sono contenta per il riconoscimento degli OGM. Per adesso la patata serve per fare la carta e per mangimi ma nel futuro sarà utile per gli uomini. Aiuterà a lottare la fame .Il boicottaggio degli OGM dimostra la rozzezza di una sinistra che per meri scopi di lotta alle multinazionali preferisce financo far morire di fame intere popolazioni.La multinazionale, egregi sinistri , si lotta con più facilita perchè i suoi privilegi possono essere azzerati con una legge dello Stato.Se si tratta invece di una massa di contadini ci vuole Lorentz d'Arabia per fare la rivoluzione.E a proposito di multinazionali non so se avete sdentito Tremonti, socialista come Sacconi, chiedere la restituzione degli aiuti di Stato alle multinazionali che licenziano. E' stato bravo.Mi Piace Tremonti.
#2 · Gaspare Serra
04 marzo 2010, 10:38 Salve, personalmente credo che la decisione dell'Ue sia un COLOSSALE SBAGLIO, dettato, del resto, soltanto dal prevalere di interessi economici! La cosa più grave, infatti, è che l'apertura (oggi parziale) agli Ogm rischia, in un futuro prossimo, di spalancare le porte alle culture Ogm in vari settori agro-alimentari (ed anche per uso domestico)! La ragione principale per cui essere contrari agli Ogm, a mio avviso, è che (un po’ come nel caso dell’energia "nucleare"), in materie così delicate (da cui dipende il futuro delle prossime generazioni e la salute del Pianeta), OCCORRE OPERARE NEL PIU’ ASSOLUTO RISPETTO DEL "PRINCIPIO DI PRECAUZIONE"! I possibili danni (all'ambiente e all'uomo) che la produzione e il consumo di simili prodotti possono arrecare nei decenni, infatti, non possono escludersi con “sufficiente certezza” in base alle ricerche mediche compiute solo negli ultimi anni! Nel dubbio occorre tutelare il Pianeta e se stessi "senza se e senza ma"! Il rischio, si può controbattere, esiste in ogni attività umana, anche nella produzione e assunzioni di vaccini medici. La differenza, però, sta nel fatto che: - mentre la ricerca medica prevede un rischio calcolato ed accettato in ragione del supremo fine di salvare vite umane; - delle sperimentazioni sugli Ogm l’Umanità può benissimo “farne a meno”, senza con ciò mettere a rischio la propria sopravvivenza!
#3 · Gaspare Serra
04 marzo 2010, 10:38 In difesa degli Ogm, inoltre, solitamente ci si appello al FINE “filantropico” DI COMBATTERE LA FAME NEL MONDO... E' QUANTO DI PIU' IPOCRITA SI POSSA AFFERMARE! La fame nel mondo, infatti, si potrebbe risolvere già oggi nel giro di 2/3 anni, se solo gli Stati (soprattutto occidentali) si impegnassero veramente in tale battaglia, in primis riformando le regole del mercato globale! Perché non si dice, ad esempio, quanta produzione agricola ogni anno si manda al macero in Europa per regolare la domanda e l’offerta (e tenere sotto controllo i prezzi)?! IL PROBLEMA DELLA FAME nel mondo, dunque: - NON E' UN PROBLEMA DI PRODUZIONE (di risorse ne esistono attualmente in quantità tali da poter sfamare il doppio dell'Umanità oggi esistente!); - BENSI' UN PROBLEMA DI DISTRIBUZIONE di risorse (e, dunque, di ricchezza). Pare francamente ridicolo, inoltre, che le Multinazionali (specie americane) vogliano investire sugli Ogm per aiutare le popolazioni affamate dell’Africa… La verità, semmai, è che, se si diffondessero gli Ogm su scala mondiale, si finirebbe col “colonizzare economicamente” l’Africa, costringendo i produttori locali a comprare le sementi Ogm dalle multinazionali (visto che, le stesse, per speculare sul loro prodotto, rendono i prodotti Ogm “infertili”, incapaci di riprodursi dalle loro stesse sementi!).

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