mercoledì 7 luglio 2010

Una vittoria da Greenpeace

Vittoria!L'Ue mette al bando il legno illegale

07 Luglio 2010

Le foreste primarie sono una delle risorse naturali più vitali del pianeta. Ospitano circa i due terzi della biodiversità, regolano i cicli dell'acqua e stabilizzano il clima.
IngrandisciInternational — L'Europa chiude finalmente le porte al legno illegale con una nuova legge: oggi il Parlamento Europeo ha votato un Regolamento che metterà al bando il legno di origine illegale da uno dei mercati più importanti al mondo. Una vittoria per le foreste!

L'Europa importa enormi volumi di legno illegale prevalentemente da Paesi che hanno meccanismi di controllo molto deboli e dove imprese criminali e "mafia del legno" si rendono responsabili di gravissimi crimini ambientali, frodi a danno dei governi e, in alcuni casi, finanzia guerre civili.

Questa legge è un segnale di divieto di accesso per tutti i produttori e commercianti di legno senza scrupoli che finora hanno operato nei nostri mercati. Finalmente, abbiamo una legislazione che garantisce un terreno di gioco più giusto e favorevole per tutte le aziende virtuose e i consumatori che vogliono vendere e comprare, operando scelte sostenibili.

Oltre al bando sul legno illegale, il regolamento stabilisce rigide norme e sanzioni per tutte le aziende che partecipano alla filiera del legno in Europa. Esso prevede tra l'altro l'obbligo di garantire la tracciabilità delle merci fino alla singola area geografica di provenienza e multe ai trasgressori commisurate al danno ambientale ed economico causato.

Sfortunatamente i Paesi membri si sono opposti alla richiesta di stabilire un quadro sanzionatorio per tutti i prodotti cartacei (es. prodotti editoriali prodotti da paesi non Ue) che saranno esentati per un minimo di cinque anni dagli obblighi previsti dalla legge. Altra criticità riguarda l'applicazione del regolamento che diventerà operativo tra due anni.

Questo regolamento è una pietra miliare in difesa delle ultime foreste del pianeta ma riteniamo che c'è ancora molto da fare per ridurre le responsabilità dei mercati europei sulla deforestazione: ad esempio, l'Europa deve sostenere un meccanismo finanziario efficace per la protezione delle foreste nell'ambito degli accordi sul cambiamento climatico.

Per poter vedere con i propri occhi e testimoniare la distruzione in corso, nel mese di maggio l'attrice francese Marion Cotillard, vincitrice del premio Oscar, ha visitato insieme a noi alcune aree forestali della Repubblica Democratica del Congo. «Ho visto – racconta l'attrice - come l'industria del legno su larga scala metta in pericolo le ultime foreste intatte del pianeta. Queste foreste vengono letteralmente divorate dall'interno. Sono ecosistemi meravigliosi che sostengono la vita di più di dieci milioni di persone».

Più di dieci anni fa, abbiamo lanciato la nostra campagna internazionale per il bando del legno illegale in Europa. Tanti nostri attivisti – anche in Italia - si sono messi in gioco per bloccare porti dove veniva scaricato il legno illegale, fermare in alto mare navi che trasportavano questo legno e documentare, con indagini sul campo, il fenomeno della deforestazione illegale in Amazzonia, Africa Centrale, Russia e Sud Est Asiatico.

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