mercoledì 16 giugno 2010

Il paese ha bisogno di politica





Qualche mese fa sono andata a rileggermi un saggio di Hannah Arendt, "L’umanità in tempi bui", tanto per cercare qualche risposta utile.



Mi ha colpito trovare anche nella sua analisi sempre lucida l’idea dell’«aria che tira» in determinati contesti. Che mi pare una immagine pericolosa, che benché descrivesse in quelle pagine l’effettiva prevalenza di determinate forze tutte politiche e tutte umane su altre, facilmente si trasforma in una immagine antistorica, che toglie agli individui la loro responsabilità in nome di un non meglio identificato “spirito del tempo”.

Altri due aspetti ho ritrovato del sentire attuale nel contesto da lei descritto (la Germania degli anni Trenta).
Primo: l’importanza, nei tempi bui, delle relazioni umane, della rete degli affetti, delle amicizie dei contatti possibili fra “simili”, diciamo pure delle affinità che ti fanno sentire come possibile il futuro.
L’altro: la reazione e la responsabilità di chi si tira fuori, quel che fu chiamata“emigrazione interiore”, un ritirarsi di cui sento tutto il significato, che era insieme difesa e offesa, fuga ma anche resistenza mentale ad un deterioramento collettivo.

Ad alto rischio di collusione, ma per certi temperamenti forse, unica possibilità e direi persino reazione alla impossibilità di esprimere un dissenso sensato. Perché quando la situazione diventa tragica ma grottesca anche il dissenso fatica a trovare forme adatte e utili. Il paese esprime un disperato bisogno di umanità, giustizia, lealtà, equità, di rispetto.

Il paese ha bisogno di politica.

E infatti da vicino, le azioni di gruppi e di reti sono numerosissime. Università, scuola, sindacato; i medici che rifiutano di venir meno al proprio codice deontologico, le associazioni di base che difendono luoghi di aggregazione e servizi sociali, le associazione dei migranti che cercano i sentieri della cittadinanza, i gruppi di cittadini che si organizzano per una nuova etica dei consumi o del territorio. C’è una vasta opposizione diffusa che non riesce a diventare un coro, che non riesce a esprimersi istituzionalmente in una opposizione politica complessiva. Perché? …PERCHEEEE’?

Fonte: http://www.gliitaliani.it/2010/06/il-paese-ha-bisogno-di-politica

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