domenica 20 giugno 2010

ADDIO AL GRANDE SARAMAGO

Nel Quaderno, parla così dell'Italia: «Nel caso concreto del popolo italiano è dimostrato come l'inclinazione sentimentale che prova per Berlusconi, tre volte
manifestata, sia indifferente a qualsiasi considerazione di ordine morale. In
effetti, nel Paese della mafia e della camorra, che importanza potrà mai avere
il fatto provato che il primo ministro sia un delinquente?»
...





...e ha parole durissime, festeggiando le dimissioni di Veltroni: «Il suo Partito
democratico, cominciato come una caricatura di partito, è finito, senza parole
né progetti, come un convitato di pietra sulla scena politica. Le speranze che
vi avevamo riposto sono state defraudate dalla sua indefinitezza ideologica e
dalla fragilità del suo carattere personale. Veltroni è responsabile, certo non
l’unico, dell’attuale congiuntura, il maggiore, dell’indebolimento di una
sinistra di cui era arrivato a proporsi come il salvatore. Pace all’anima sua».

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