giovedì 23 giugno 2011

Cloaca di regime



Il golpe è servito. P4, se il Regime si fa Cloaca

di Paolo Flores d'Arcais, da il Fatto quotidiano, 23 giugno 2011

C’era una volta la “Casta”, ma era tanto tempo fa, ed era solo la “donna dello schermo”. Dietro cui operava il vero “doppio Stato” che col regime di Berlusconi ha potuto scatenarsi senza più freni nella saturazione di tutte le arterie e i gangli vitali del potere. Il “caso Bisignani” rende evidente e irrefutabile questa “Cloaca”, e il coro quasi unanime, troppo unanime, dei “minimalisti” che negano l’esistenza di reati e ne fanno una questione di mero cattivo gusto (“Il Foglio” di Giuliano Ferrara, ex a libro paga Cia, prova a buttarla in burletta: Bisignani, uno che raccomandava Edwige Fenech…) sottolinea solo la straordinaria pericolosità del sovvertimento antidemocratico in atto.

La formula della “Cloaca” è la progressione aritmetica: P2, P3, P4 … Pn, che non è stata fermata proprio perché settori troppo ampi di politica, finanza, economia, e anche magistratura (oltre che giornalismo), si sono fatti nei decenni trascorsi “zona grigia” rispetto alla metamorfosi dell’establishment in associazione a delinquere. L’inchiesta P3 ha evidenziato il tentativo del regime di appropriarsi della magistratura, ma il Csm è restato inerte, e Cosimo Maria Ferri, che compare nelle intercettazioni di tre inchieste (Calciopoli, Agcom/Berlusconi, P3), è stato trionfalmente eletto segretario di Magistratura indipendente. Gli anticorpi latitano.

La legge 17/1982 contro le associazioni segrete prevedeva (prevede!) fino a cinque anni di carcere per i promotori di “attività diretta ad interferire …”, ma la tessera 1816 è alla testa del regime, e la tessera 2232 è il suo capogruppo alla Camera, e l’opposizione ci ha invitato per anni a “non demonizzare”, e il programma di Gelli è stato realizzato punto per punto, e i pregiudicati di Tangentopoli sono stati installati in tutte le stanze di tutti i bottoni, la falsa testimonianza è stata di fatto depenalizzata (il falso in bilancio anche), mentre andava potenziata introducendo l’“ostruzione di giustizia” con pene americane.

Ormai è improcrastinabile l’azione congiunta e “giustizialista” di tutta l’Italia pulita nella sesta fatica di Ercole, l’epurazione delle stalle. Epurazione, sì. Serviva e serve, più che mai, una vera e propria rivoluzione della legalità repubblicana, di fronte all’assuefazione per nomine cruciali, all’Eni, alla Rai, ai Servizi, ovunque vi sia potere, che avvengono in forma alla lettera ob-scena (fuori scena), in spregio e distruzione della Costituzione. Il golpe è già servito, in guanti bianchi. Chi continua a minimizzare si fa complice

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