venerdì 9 novembre 2012
C'è del marcio a Bruxelles.
dal blog di Beppe Grillo.
L'euro è il dito, ma la UE è la luna, la sua parte nascosta, di cui si sa poco o nulla. L'italiano è più a conoscenza dei dibattiti del Senato americano che delle decisioni prese a Bruxelles. Forse perché non c'è molto da dire di un luogo che assomiglia a un club Med, a un dolce esilio dei trombati alle elezioni nazionali come Mastella. L'annullamento della politica europea, sostituita nei fatti da un'unione bancaria europea, non è quello che volevano i padri fondatori Adenauer, De Gasperi, Monnet e Schuman. L'Europa non è una banca, ma una somma di popoli e di civiltà millenarie. Prima dell'euro era necessario creare le fondamenta di regole comuni, ad esempio di politiche per la Difesa e per la fiscalità. Siamo passati dall'Europa di Giulio Cesare e Carlo Magno all'Europa dello spread.
I partiti italiani usano la UE come un alibi, alla bisogna, quando serve, come per la Tav in Val di Susa, che in realtà non vuole più nessuno in Europa, oppure la ignorano completamente, come avviene per il falso in bilancio, la legge anti corruzione (che ci viene chiesta dal 1999), il conflitto di interessi, l'elezione di condannati in Parlamento e per tutte le immani porcate per le quali siamo "calpesti e derisi". Il potere della UE è sanzionatorio: se non applichi le sue direttive paghi la multa. Se, ad esempio, non si ottempera alle direttive in materia di ambiente, il cittadino italiano (incolpevole) paga multe salatissime. L'Italia è sanzionata ogni anno per centinaia di milioni di euro per truffe ai danni della UE. Primatista assoluta. Multare il cittadino incolpevole (le tasse alla fine le paga lui) a causa dell'inefficienza e della corruzione della politica è come bastonare un asino sfinito dalla mola. Il "Dio lo vuole" delle Crociate è stato sostituito dai partiti con "L'Europa lo vuole", anche quando quest'ultima non vuole proprio nulla, come nel caso degli inceneritori nati come i funghi (specie amanita falloide) in Italia, ribattezzati "termovalorizzatori" dai pdimenoellini, che alla forma ci tengono. I soldi dell'Europa, mitici e inesistenti. I fondi europei, grande presa per i fondelli. Ogni anno destiniamo alla UE circa 12 miliardi di euro, ne ritornano, quando va bene, nove che, in prevalenza, finiscono alle Regioni dove le mafie sono più presenti: Campania, Calabria e Sicilia. I tre miliardi di differenza vanno altrove. E' l'Italia a finanziare la UE, non il contrario. E ora, di fronte al colpo di Stato del cambiamento della legge elettorale in corsa e al tetto del 42,5% per il premio di maggioranza per impedire a tavolino la possibile vittoria del M5S e replicare il Monti bis, la UE tace. Chissà forse ci farà una multa per divieto di sosta a Montecitorio. La Commissione Europea per la Democrazia attraverso il Diritto ha sancito nel 2003 che "gli elementi fondamentali del diritto elettorale, e in particolare del sistema elettorale, la composizione delle commissioni elettorali e la suddivisione delle circoscrizioni non devono poter essere modificati nell’anno che precede l'elezione, o dovrebbero essere legittimati a livello costituzionale o ad un livello superiore a quello della legge ordinaria". C'è del marcio a Bruxelles. Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere.
Intervento di Elio Lannutti, senatore indipendente Italia dei Valori.
"Ciao a tutti gli amici del Blog di Beppe Grillo e faccio un grande in bocca al lupo, io ritengo e penso che la forza del cambiamento sarà più forte delle resistenze di palazzo.
Io sono Elio Lannutti, Presidente dalla Adusbef. Beppe Grillo ha fatto la prefazione a un mio libro: “La Repubblica della Banche”, ho partecipato al primo V Day, quello sul Parlamento pulito nella raccolta delle firme per raccogliere 350.000 mila firme che poi sono rimaste lettera morta. Beppe Grillo è venuto anche in Commissione Affari Costituzionali a presentare un sollecito a quella legge, ma non c’è stato nulla da fare. Sono senatore indipendente dell’Italia dei Valori e soprattutto ho partecipato, con Beppe Grillo a tantissime assemblee degli azionisti, dalla a Torino alla Telecom, a molte assemblee degli azionisti dove c’era anche l’azione di responsabilità verso il tronchetto dell’infelicità, come lo aveva ribattezzato Beppe Grillo, che era Marco Tronchetti Provera.
Questi fanno le cose contro Beppe Grillo, tra l’altro anche questo aumento al 42,5% è in funzione anti Grillo, uno non può fare una legge Anti Grillo! Uno fa la legge nell’interesse della governabilità, del Paese, non anti Grillo.
La paura che io ho colto (poi nei resoconti le cose scomode vengono tolte), ho sentito con le mie orecchie, ero presente. Io non faccio parte della Commissione Affari Costituzionali, però ogni senatore può andare in tutte le commissioni, sono andato a ascoltare, e ci sono senatori che hanno detto una volta: “Noi pensavamo di aumentare dal 4% al 5% la soglia per accedere al Parlamento, quando abbiamo iniziato questa legge per, diciamo, fare uno sbarramento anti Grillo”, questo testualmente. “Attualmente invece poiché l’area di voto di Grillo è intorno al 30% ci dobbiamo attrezzare per evitare quanto più possibile che Grillo possa andare al governo”, perché se dovesse restare questa legge elettorale il MoVimento 5 Stelle diventa il primo partito, con il premio di maggioranza va al governo del Paese! Quindi questa è la situazione.
Più volte in aula ho affermato che i Movimento 5 Stelle non rappresenta l’antipolitica, ma il bisogno di milioni di cittadini di liberare l’Italia da cricche, da faccendieri, da un ciarpame di lestofanti e affaristi, combriccole che hanno occupato le istituzioni e hanno prodotto uno dei più grandi debiti pubblici del mondo, quasi duemila miliardi di debito pubblico. Questa politica che ha portato il Paese sull’orlo del precipizio e della bancarotta, al punto da avere avuto bisogno di un commissario, di un tecnocrate, che risponde al nome di Monti, un commissario scelto dalle tecnocrazie, da Goldman Sachs, nel gruppo Bildeberg, per commissariare l’Italia e cedere quella residua sovranità. Voglio ricordare che la sovranità in Italia, lo prevede la Costituzione, appartiene al popolo, invece noi la cediamo ai tecnocrati, agli oligarchi, ai cleptocrati europei e i cittadini restano in balia di se stessi, i giovani non trovano lavoro, abbiamo una disoccupazione che è la più elevata, soprattutto a livello giovanile, abbiamo un Paese allo sbando e come si può fare per rimediare? Solo al basso, solo dai cittadini che si organizzano, perché la gente non crede più ai ladri, ai mariuoli, ai faccendieri.
Quello che è accaduto ieri è grave. Questa paura, questo terrore sacro per gente pulita, che vuole sostituire gli indagati, i condannati, i trafficanti da parte di chi viene qui semplicemente non per essere al servizio dei cittadini, ma di qualche cricca e combriccola, amicale. Mi auguro che il popolo saprà valutare anche quello che il Palazzo sta facendo. L’Italia dei Valori si è opposta, e anche il Partito Democratico non era d’accordo su questo sbarramento al 42 e mezzo per cento. C’è una ricostruzione molto interessante che ha fatto Repubblica e che chiama in causa anche il Presidente della Repubblica, fa insinuazioni, io però queste cose non sono in grado di confermarle. Probabilmente non era d’accordo (il PD) perché aveva fatto degli accordi in precedenza con Casini e con il Popolo della Libertà e questo accordo non è stato mantenuto, perché è rientrata in gioco la Lega e hanno la maggioranza in commissione, con l’UDC , e quindi si sono approvati un “porcellinum”: il 42,5 %, ma chi ci arriva per avere il premio? Oggi nell’attuale “porcellum” se una coalizione prende il trenta per cento, e potrebbe essere anche il MoVimento di Beppe Grillo, con la attuale legge, prende il premio di maggioranza e governa il Paese! Con questa riforma invece bisogna arrivare al 42,5 % per il premio di maggioranza e adesso stanno discutendo se dare un piccolo premio dal 7 al 10% al primo partito. Questa è la situazione.
Si sono compattati, è rinata la maggioranza del porcellum, ossia UDC di Casini, che qui il capogruppo è D’Alia, Lega Nord rappresentata da Calderoli, autore della prima porcata e allora c’era Forza Italia e adesso è Popolo della Libertà, con l’aggiunta di Api, Rutelli, che ha proprio affermato, anche alla stampa, che bisogna fermare Beppe Grillo.
C’è un clima di paura, terrore verso liste pulite, verso un Parlamento pulito! Verso la possibilità che come dice Beppe Grillo: "Ci vediamo in Parlamento, sarà un piacere !" non è solo un auspicio, ma sarà la realtà, quando si voterà a aprile. Io lo dico spesso ai miei colleghi, Beppe Grillo esoderà, per utilizzare il linguaggio della Fornero, l’80% dell’attuale Parlamento.
Non è vero come dice Cesa, abbiamo messo una soglia alta perché la stessa Corte Costituzionale sta lavorando sul premio di maggioranza del Porcellum e non si può prendere un bonus del 25%. “Un tetto va messo, è necessario”, dice Cesa.
A me non risulta che la Corte Costituzionale abbia messo alcuna soglia. Monti sprona i partiti all’intesa, dice “Non costringetemi a intervenire, perché potrebbe essere tecnicamente possibile una nostra iniziativa, ma politicamente non è auspicabile.” Qui o si vuole eliminare i nominati in Parlamento, quindi il porcellum, o fare una riforma a uso e consumo dell’attuale potere politico, dell’attuale casta politica. Io non so se Monti vorrà intervenire, ma in quel caso non dovrebbe farlo per ricostituire quella alleanza che c’era e che ha fatto il porcellum, ma invece per offrire anche alle nuove forze che non sono mai state presenti in Parlamento stesse possibilità e opportunità"
"Sono al lavoro sulla legge elettorale per i cittadini, ce la sto mettendo tutta, è quello che ci chiedono in tanti. Ce la facciamo, se no Grillo altro che al 30%, va all'80%!!!". Lo ha detto il presidente del Senato Schifani, oggi 9 novembre 2012, intervistato da Beppe Fiorello a "La Casa di Andrea" che ospita gratuitamente famiglie di bambini che hanno bisogno di cure mediche. Che dire? Se la seconda carica dello Stato sta "lavorando" per varare una nuova legge elettorale che di fatto impedisca al Movimento e a Beppe Grillo di spazzare via questi politici corrotti e incapaci, vuol dire che la democrazia è morta! Hanno paura e cercano di limitare i danni con una legge elettorale il cui unico scopo è quello di evitare il cambiamento e conservare la poltrona!!! La circostanza che a dirlo sia la seconda carica dello Stato è veramente vergognoso!" fabrizio d., roma
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