venerdì 29 giugno 2012

Sovranità sempre più limitata.

Scudo anti-spread non convince di: WSI Pubblicato il 29 giugno 2012| Ora 10:57 Dal mercato opinioni negative, subentreranno una volta passata la solita euforia iniziale? Le critiche: ci sono troppe condizioni e troppa politica, modifiche di trattati, ratifiche, fondi salva-stati e salva-banche. E circa i gap... Londra - Mercati euforici questa mattina dopo l'intesa raggiunta a Bruxelles dopo 13 ore di negoziati. Le notizie giunte alle prime luci dell'alba sono state accolte con entusiasmo e lo spread tra i paesi periferici e la Germania si e' presto ridotto di circa 50 punti base. Intanto i listini europei vedono rialzi dell'ordine di oltre il 2% e per la borsa di Milano anche del 3%. Ma i trader non sono convinti dell'efficacia dello scudo anti-spread, uno dei passaggi piu' importanti del piano disegnato dai leader dell'area euro. Si tratta di un meccanismo semi-automatico volto a contenere tassi di interesse e spread, che permetta ai fondi di stabilita' ed emergenza di agire sul mercato secondario e comprare titoli per alleggerire la pressione sui paesi piu' in difficolta'. A non convincere e' anche il fatto che il piano ponga molte condizioni e che sia preparativo per un altro piano, il quale richiedera' una modifica dei trattati del fondo salva stati (MES) e la ratifica - da parte di tutti gli stati membri, Finlandia e Germania compresi - di un nuovo trattato. Insomma la strada e' ancora lunga e l'impressione e' che l'oppio dato in pasto ai mercati permettera' alle autorita' di Bruxelles di prendere del tempo prezioso. Ma non risolve ancora nulla. Almeno non fino a quando verranno definiti i tanti aspetti tecnici ancora definire. Un trader da Londra, e non sarebbe il solo, ha fatto sapere che i gap aperti potrebbero essere richiusi in giornata aumentando la volatilita' dei mercati. Lo riferisce International Business Times. "Voci e rumors dalla city di Londra non fanno presagire il meglio, in quanto molti operatori e traders non sono convinti di questo scudo anti-spread, insomma non risolverebbe affatto l'attuale crisi", scrive il sito di informazione. Il trader ha parlato anche di "una mancanza di compratori in queste aree di prezzo, molto alte e, di conseguenza, non appetibili almeno per il breve". Il meccanismo anti-spread c'e', anche se ancora tutto da definire. Rimane infatti ancora tutto da chiarire l'aspetto tecnico, che dovra' essere messo a punto dall'Eurogruppo entro il 9 luglio. L'intesa prevede che il fondo salva-stati dell'Unione, Efsf e poi il meccanismo permanente Esm, possa intervenire in maniera automatica nel caso in cui gli spread di una nazione virtuosa superino una determinata soglia ancora da stabilire. Di intervenire, cioe', in quei paesi con conti pubblici in ordine e processi di riforme in atto. Per quei paesi che usufruiranno dell'intervento dell'Esm non saranno poste condizioni aggiuntive rispetto agli impegni gia' presi con la Commissione Ue e l'Eurogruppo nell'ambito delle raccomandazioni specifiche per paese. Lo stato interessato dovra' comunque fare una richiesta formale di attivazione dell'intervento del Fondo di salvataggio, e sottoscrivere un protocollo d'intesa. Inoltre e' prevista la possibilita' di ricorrere all'Esm per la ricapitalizzazione diretta delle banche dei paesi dell'Eurozona. Tutto pero' e' legato all'entrata in vigore del nuovo fondo salva-stati: l'Esm dovrebbe essere operativo da inizio luglio, ma perche' possa essere attivo occorre che il trattato sia ratificato da un numero di stati che contribuiscono al 90% delle dotazioni. La Germania lo dovrebbe ratificare oggi, e il cancelliere tedesco, Angela Merkel, volera' nel pomeriggio a Berlino per seguire i lavori del Bundestag. Rafforzato il ruolo della Banca centrale europea, che agira' per conto dei fondi salva-stati (Efsf ed Esm) sui mercati, comprando titoli dei paesi e svolgendo un'azione di supervisione. Sull'accordo Ue scrive nel suo commento macro MPS Capital Service: Siena - Tassi di interesse: dopo un’intensa riunione durata circa 14 ore, questa notte è stato diramato il comunicato contenente i punti dell’accordo raggiunto nel corso del consiglio europeo iniziato ieri. In sintesi sono i seguenti: 1) per le banche spagnole (con estensione anche al sistema finanziario irlandese) viene prevista la possibilità di ricapitalizzazione diretta da parte del meccanismo ESM senza l’assunzione dello status di creditore privilegiato. Tale intervento viene condizionato alla creazione di un’autorità unica di sorveglianza la cui proposta viene affidata alla commissione europea con successivo vaglio da parte del consiglio europeo entro fine 2012. L’aiuto alle banche spagnole arriverà dal fondo EFSF in attesa dell’entrata in vigore dell’ESM che successivamente se ne farà carico; 2) per assicurare la stabilità dei mercati finanziari viene previsto l’uso "flessibile ed efficiente" di EFSF/ESM dietro rispetto dei dettami del patto di stabilità e crescita. La Bce assumerà il ruolo di agente per conto di EFSF/ESM nel condurre le operazioni sui mercati; 3) le decisioni sui dettagli del Memorandum di intesa sono affidati al prossimo eurogruppo del 9 luglio. La reazione dei mercati è questa mattina piuttosto netta con un forte calo degli spread grazie anche ad un marcato rialzo dei tassi tedeschi. Il tasso swap decennale è tornato nuovamente sopra la soglia del 2%.

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