martedì 16 agosto 2011

Solide alleanze al governo


Lega di lotta con la base e di governo a Palazzo Chigi. Umberto Bossi deve tenere tranquilli gli elettori della Lega dopo la manovra bis: diversi leghisti, la famosa base, non approvano i tagli così come sono stati adottati, ci sono sindaci che parlano esplicitamente di “nefandezza” (Zorzo, nel padovano), quello di Varese paventa la chiusura dei Comuni. Calderoli ha dichiarato nei giorni scorsi che chi non seque la linea è fuori dal Carroccio. Allora nel comizio di Ferragosto il leader della Lega Umberto Bossi corre ai ripari. E intanto - per dar l'immagine dei ministri leghisti paladini dei cittadini lontani (in apparenza) dal "palazzo", rende pubblico lo scontro nell'ultimo Consiglio dei ministri, in particolare sul capitolo pensioni, che la Lega vuole difendere, arrivando a offendere un collega di governo con termini pesanti, inqualificabili. «Abbiamo litigato tutto il giorno. Prima del Consiglio dei ministri e durante il Consiglio. Col ministro Brunetta per poco non passiamo alle vie di fatto. Brunetta, nano di Venezia, non romperci i coglioni».

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