domenica 28 agosto 2011

Prove generali di calamità a Manhattan: la grande bufala

Irene: tutto qui? (Tanto meglio!)

di Federico Rampini, da La Repubblica

Popolo scettico e scafato, la tribù metropolitana di Manhattan comincia a chiedersi se l’allarme dei giorni scorsi non fosse esagerato. Ora (alle 11.00 locali) i meteorologi ci dicono che Irene sta già lasciandoci, quanto meno per la parte più potente del suo impatto che già si dirige più a Nord, verso Boston. Pare che nelle prossime ore ci sarà vento molto forte (con i relativi pericoli: cadute di alberi ecc.), ma la pioggia dovrebbe diminuire d’intensità. Finora, e salvo colpi di coda, è stata meno tremenda la congiunzione fra le alte maree e l’acqua alta indotta dai venti di Irene.

Naturalmente le tv si guarderanno bene dall’annunciare “finita la grande bufala”, dopo che su questa presunta Apocalisse hanno investito mezzi quasi analoghi alla copertura di un’elezione presidenziale. Ma tra la gente di Manhattan, e qualche commentatore disincantato, comincia a serpeggiare il dubbio: era proprio il caso di paralizzare una città di 8,5 milioni di persone, chiudendo metrò ferrovie aeroporti? Alla fine l’Armageddon-Irene avrà fatto meno vittime di un weekend di controesodo sulle strade italiane? Una risposta possibile è questa: proprio l’allarme è servito a minimizzare il bilancio delle vittime. Il modo migliore per ridurre i rischi è costringere la gente a starsene tappata in casa. Ex post tutti possono accusare il sindaco Bloomberg di avere esagerato, ma bastava che ci fossero una dozzina di morti a Manhattan e ora i titoli sarebbero “la strage di New York”.

C’è anche una tendenza ad essere un po’ troppo Manhattan-centrici. La Grande Mela, anche per il fatto di essere la sede di tutti i maggiori network televisivi d’America, si considera l’ombelico del mondo. Passa così in secondo piano l’impatto delle inondazioni nei “boroughs” vicini (che fanno pur sempre parte di New York), o il fatto che già 3 milioni di americani sono senza luce. Perfino i disagi della capitale federale, Washington, non fanno quasi notizia benché vari quartieri siano piombati in un blackout che rischia di durare a lungo.

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