giovedì 19 aprile 2012

I capitali fuggono da Italia e Spagna


Bloomberg: La Fuga dei Capitali in Europa Tradisce la Fragilità dell’Euro

fonte: Investire Oggi.it

Bloomberg mostra la situazione quale è, nuda e cruda, mentre i politici Europei...sicuramente prenderanno di petto la situazione.

18 aprile 2012

Bloomberg - I problemi finanziari dell’area dell’euro sembrano divampare di nuovo, come mostra la volatilità di questa settimana nel mercato obbligazionario Spagnolo. In realtà, non erano mai scomparsi. E a giudicare dal fiume di denaro in movimento attraverso i confini della regione, gli Europei stanno sempre più perdendo la fiducia che l’unione monetaria li manterrà insieme.

Negli ultimi mesi, anche se i mercati sembravano tranquilli, gli investitori più sofisticati e anche i depositanti ordinari hanno ritirato gli euro dai paesi in crisi per depositarli nelle banche dei paesi considerati relativamente più sicuri. Questi movimenti segnalano la crescente preoccupazione che un paese, rimanendo finanziariamente a secco, potrebbe scaricare l’euro e lasciare ai depositanti dracme, lire o pesetas svalutate.





I flussi sono difficili da quantificare, ma se ne può fare una stima analizzando i bilanci delle banche centrali dell’area dell’euro. Quando il denaro si sposta da un paese all’altro, la banca centrale del paese ricevente deve concedere prestiti in compensazione alla sua controparte nel paese di origine – un meccanismo che tiene i conti dell’unione monetaria in equilibrio. La Banca di Spagna, per esempio, finisce in debito con la Bundesbank, quando i depositanti Spagnoli spostano i propri euro nelle banche Tedesche. Osservando le variazioni di tali crediti transfrontalieri, siamo in grado di capire quanti soldi stanno lasciando quale paese dell’euro e dove stanno andando.

Fuga di capitali

Questa analisi suggerisce che nell’era dell’euro sta avvenendo una fuga di capitali su una scala senza precedenti – principalmente da Spagna e Italia verso la Germania, i Paesi Bassi e il Lussemburgo (vedi tabella). Nel solo mese di marzo, circa € 65 miliardi di euro hanno lasciato la Spagna per altri paesi della zona euro. Nei sette mesi precedenti, sino a febbraio, i corrispondenti debiti delle banche centrali di Spagna e Italia sono aumentati di 155 miliardi di euro e 180 miliardi di euro, rispettivamente. Nello stesso periodo, le banche centrali di Germania, Paesi Bassi e Lussemburgo hanno visto i loro corrispondenti crediti verso le banche centrali degli altri paesi dell’area dell’euro crescere di circa 360 miliardi di euro.



L’incremento realizzatosi nel corso di questi sette mesi è circa il doppio dell’aumento dei precedenti 17 mesi, e porta i prestiti combinati dei tre paesi rifugio verso le altre banche centrali a 789 miliardi di euro, il punto più alto mai registrato. In sostanza, le banche centrali dei tre paesi – e, per delega, i loro contribuenti – hanno accettato di mettere a compensazione circa € 789 miliardi di euro che una volta erano in carico di Italia, Spagna, Grecia e altri.



Le preoccupazioni per l’Italia e la Spagna riflettono l’inadeguatezza degli sforzi Europei di arginare quello che è diventata una crisi combinata del settore bancario, del debito sovrano, ed economica. Gli sforzi fatti dalla Banca centrale Europea per sostenere i mercati obbligazionari, con oltre 1 trilione di euro in prestiti bancari di emergenza, hanno solo incoraggiato le banche Italiane e Spagnole ad acquistare le obbligazioni dei loro governi, legando i loro destini a quelli dei debiti sovrani in crisi.



Le severe misure di austerità richieste in Europa dal nuovo patto fiscale stanno peggiorando le cose, arrestando la crescita economica necessaria per aiutare i paesi a ridurre l’onere dei propri debiti. Se i mercati esitano a fornire prestiti a Italia e Spagna, il fondo di salvataggio Europeo – con solo circa 600 miliardi di euro in termini di capacità disponibile – risulta troppo ridotto per coprire il fabbisogno di finanziamento dei due paesi, che ammonta a più di 1 trilione di euro nei prossimi cinque anni.



Se i leaders Europei vogliono fermare questa piaga, saranno costretti a modificare il loro approccio. La soluzione meno peggio, come ha sostenuto Bloomberg View, è una combinazione di forza schiacciante e di una più profonda integrazione. Insieme con l’ Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale, la BCE potrebbe fornire garanzie sufficienti – più di 3mila miliardi di euro, secondo le nostre stime – per cancellare ogni dubbio che governi solventi come l’Italia e la Spagna siano in grado di coprire le loro esigenze di finanziamento e le banche di raccogliere capitali. Se l’importo impegnato fosse abbastanza grande per calmare i mercati domestici, non ci sarebbe bisogno di spenderlo.



Unione Fiscale

Oltre ad adottare regole più severe per mettere sotto controllo i debiti fiscali del governo, l’area dell’euro dovrebbe anche creare una più stretta unione fiscale per fornire sostegno ai paesi in difficoltà, come negli Stati Uniti i trasferimenti federali ammortizzano le recessioni nei singoli Stati. Questo potrebbe aiutare la Grecia, il Portogallo, l’Irlanda, la Spagna e l’Italia a venir fuori dalla spirale di tagli di bilancio e di indebolimento delle economie.



L’idea che l’attuale approccio in Europa abbia il vantaggio di far risparmiare denaro è un’illusione, e non solo perché la disintegrazione dell’unione monetaria potrebbe innescare una crisi finanziaria globale. Come dimostrano i dati sui capitali in fuga, i paesi colpiti della zona euro stanno perdendo fondi privati e diventando sempre più dipendenti dai contribuenti. In tutto, i debiti sovrani e bancari dei paesi in crisi nei confronti dei creditori ufficiali come l’UE, la BCE e le banche centrali nazionali ora superano i 2mila miliardi di euro, molti dei quali andrebbero persi se le nazioni debitrici abbandonassero l’unione monetaria.



Speriamo che i leaders Europei riconoscano che sarebbe molto più economico mettere i soldi necessari per ripristinare la fiducia nella moneta comune. Se aspettano troppo a lungo, il costo della crisi potrebbe rivelarsi più di quanto i loro contribuenti possano sopportare.





Articolo originale: Europe’s Capital Flight Betrays Currency’s Fragility

2 commenti:

  1. BARACK OBAMA INVITA IL PARTITO INTERNETTIANO A SOSTENERE LA CAMPAGNA ELETTORALE. AD OBAMA SI CHIEDE DI ESSERE UN GRANDE PRESIDENTE DELL’ ERA INTERNETTIANA, DI IMPUGNARE LA COSTITUZIONE E LIBERARE IL POPOLO AMERICANO DAGLI ABUSI DEI MALVAGI PARASSITI DELLA FINANZA PREDATORIA.

    EGREGIO PRESIDENTE BARACK OBAMA,
    LE DONAZIONI DI MILIONI DI INTERNETTIANI AMERICANI, DI TUTTI I CETI SOCIALI, CHE CON EMPATIA FINANZIANO LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE, L’ HANNO LIBERATA DALLA SUDDITANZA ALLE LOBBIES, ALLA FINANZA ED ALLE BANCHE.

    LEI HA LA TITOLARITA’ DI IMPUGNARE LACOSTITUZIONE AMERICANAE LIBERARE IL SUO POPOLO DALL’ INSOPPORTABILE CARICO DELPARASSITISMO FINANZIARIOCHE AFFLIGGE LA VITA E LA PACIFICA CONVIVENZA DELLE SOCIETA’.

    LE FAMIGLIE AMERICANE ROVINATE DALLE NUMEROSE BOLLE SPECULATIVE SI SONO RIVOLTE A LEI CON FIDUCIA PER ESSERE DIFESE, INVECE E’ STATO COMMESSO IL GRAVISSIMO ERRORE POLITICO DI RIFINANZIARE LE BANCHE SENZA NAZIONALIZZARLE.

    PER GUADAGNARE LA FIDUCIA ED I VOTI DELLA WORKING CLASS E DELLA MIDDIE CLASS E’ URGENTE USCIRE DALLE PROMESSE E DARE PROVE DI VOLER VERAMENTE CAMBIARE CON FATTIBILI E CORAGGIOSE SCELTE ISTITUZIONALI . ATTIVANDO

    L’ ORDINE ESECUTIVO 11110 FIRMATO il 4 GIUGNO 1963 DA JOHN FITZGERALD KENNEDY

    PER RESTITUIRE AGLI AMERICANI IL DONO PIU’ BELLO CHE POSSA AVERE UN POPOLO PER RIPRENDERSI, EVITARE ALTRE CRISI E PROGETTARE IL PROPRIO FUTURO:LA SOVRANITA’ MONETARIA.

    SCRIVA IL SUO NOME FRA I GRANDI PRESIDENTI AMERICANI, LIBERANDO L’ AMERICA DAL PARASSITISMO FINANZIARIO, STAMPANDO, SEGUENDO L’ ESEMPIO KENNEDY, DOLLARI LEGALI SU CUI CI SIA SCRITTO: THE UNITED STATES OF AMERICA COME LEGITTIMAMENTE STABILITO DALLA COSTITUZIONE AMERICANA E DAL CONGRESSO.

    CONCRETIZZI LE SUE PROMESSE DI DIFENDERE I RISPARMIATORI IMPOVERITI DALLE BANCHE RIPRISTINANDO LA GLASS-STEAGALL ACT.

    AUGURI.

    francesco miglino

    segretario del partito internettiano

    www.partitointernettiano@gmail.com

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  2. DIVENTA COSTRUTTORE DELL’ ERA INTERNETTIANA SMASCHERANDO ED AVVERSANDO DA SUBITO, PRIMA CHE TI RIDUCA IN MISERIA, IL POTERE ILLECITO DEGLI STAMPATORI DI BANCONOTE. COSTORO, CORROMPENDO LE MAGGIORANZE PARLAMENTARI DEI PAESI DEMOCRATICI, ENTRANO NEGLI STATI E IMPONGONO LA LORO MONETA A DEBITO CHE, SCIENTIFICAMENTE, PORTA AL FALLIMENTO LE SANE ECONOMIE DELLE NAZIONI E GETTA NELLA DISPERAZIONE E NELLA MISERIA I POPOLI CHE HANNO PROGETTATO DI DEPREDARE.

    Che bel vivere per gli stampatori di moneta! Al costo di 3 centesimi stampano banconote da 500€ e le prestano guadagnando subito 499,97 € + gli interessi. Incredibile ! Per questi gruppi di stampatori che, spendendo appena 3000 €, possono stampare banconote a sufficienza per comperarsi il consenso di interi parlamenti, l’ umanità subisce guerre, inquinamento, spoliazioni, angherie di tutti i tipi.*** La BCE, che molti credono sia la banca dei popoli europei, è invece di proprietà di banche private, le stesse che si divertono, con giochi monetari, a smontare le sicurezze sociali, a far chiudere le aziende produttive, a gettare sul lastrico migliaia di lavoratori, avvilendo i popoli sino a ridurli in povertà. Una prova? Il popolo greco è stato portato alla miseria ed alla disperazione nell’ arco di due anni. Tutte le conquiste sociali sono state smontate, le pensioni e gli stipendi sono stati costantemente tagliati, mentre le tasse e le utenze sono state irragionevolmente aumentate. Alla maggior parte dei greci è stata sequestrata la casa ed 8000 cittadini, che non hanno retto, si sono suicidati dandosi la morte nel modo più crudele. ***Migliaia di Italiani non hanno ancora la percezione che lo stesso trattamento è riservato a noi. Ed essendo disinformati, si aggrappano ai vecchi partiti sperando che difendano i loro interessi. Ma, beffa delle beffe, proprio quei personaggi che chiedono il voto e dicono di difendere gli interessi dell’ Italia, sono gli stessi che hanno votato tutte le leggi ed approvato l’ agire del Governo tecnico che ha fatto collassare ben 220.000 aziende, gettato sul lastrico 680.000 lavoratori, imposto tassazioni selvagge che hanno creato un pericoloso impoverimento delle famiglie e un verificabile effetto recessivo. Dal dibattito politico è sparita la parola BANCA e la dovuta denuncia che urge rinegoziare la funzione della Banca centrale o liberarci della moneta a debito, collaudato cappio che scientificamente strozza i popoli.
    Vedere personaggi, che la gente avverserebbe se fosse correttamente informata sul loro operato, chiedere ancora il voto e riuscire a carpire la buonafede dei molti disinformati, procura un profondo senso di smarrimento e di pena. Anche in Grecia i politici, che hanno devastato impietosamente il loro paese, avevano carpito la buonafede dei cittadini increduli. Oggi, quei cittadini ingannati e portati alla rovina, additano i politici venduti come infami traditori e li maledicono.
    Francesco Miglino

    www.partitointernettiano.it

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