sabato 23 ottobre 2010

La parola a Nichi






22-10-2010
VENDOLA CHIEDE PIU' SINISTRA, TENDE LA MANO AL PD E PARLA COL CENTRO


Una ''alleanza innovativa'' che vada dal Pd alla Federazione della sinistra, senza lasciar fuori i 'grillini' e che ''assuma le primarie non come gioco di societa' ma come uno strumento di dissequestro della politica che torni bene pubblico''. E' quella tratteggiata da Nichi Vendola, nel lungo discorso (circa due ore) che ha aperto il primo congresso di 'Sinistra ecologia e liberta'' a Firenze.

Vendola ha iniziato con una forte autocritica, quando ha ammonito che ''abbiamo il dovere di fare i conti con tutte le nostri sconfitte e con tutta la nostra sconfitta'' e ha ricordato che ''per paura di perdere la sinistra si e' persa''. Pero', ha rivendicato con orgoglio, ''la sinistra non e' una nicchia ideologica, non e' una rendita di posizione, ma e' il futuro del Paese''. Chiaro il messaggio al Pd: ''Io chiedo: la sinistra e' veramente un impedimento a vincere o questo Paese ha un disperato bisogno di sinistra per ritrovarsi, per uscire dal proprio smarrimento?''. Per il governatore della Puglia, Sel deve parlare ''con tutti gli attori del centrosinistra'': con l'IdV, con la Federazione della Sinistra, con il Partito socialista e i 'grillini'.

L'obiettivo e' quello di una sinistra unita: ''Non dobbiamo innamorarci del partito, ma viverlo come uno strumento: l'obiettivo e' la sinistra, l'Italia, il cambiamento''. Non solo: Sel guarda ''con interlocuzione al centro'', nella convinzione che e' necessario ''parlare con tutti'' e ''cercare anche nell'altro un pezzettino di verita''.

Vendola ha affrontato i problemi del mondo, della globalizzazione, a partire dall'11 settembre. ''Quel giorno abbiamo detto che siamo tutti americani e abbiamo fatto bene a dirlo, non ci puo' non essere una scelta di campo, senza se e senza ma, per le vittime''. Pero', ha aggiunto, ''ci sono 11 settembre che abbiamo frequentato poco, ci sono le Twin Towers dei poveri, ci sono le Twin Towers rovesciate dei 12 mila morti nel mare Mediterraneo dei naufraghi''. Centrale, nell'intervento di Vendola, il tema del lavoro e della precarieta': ''Se la modernita' e' Marchionne ho l'impressione che sia tutta una bolla mediatica e politica'', e comunque ''e' un'idea di modernita' regressiva rispetto ai rapporti sociali''. Al contrario, ''modernita' e' liberta', centralita' delle relazioni sociali, rapporto con l'ambiente, relazione non gerarchica e violenta tra uomo e donna''. Le risposte alla crisi, pero', ha detto, sono state inefficaci: ''Oggi non si puo' discutere chi abbia generato la crisi, tanto che l'iper-liberista Tremonti puo' svolgere tutte le parti in commedia: fustigatore di banchieri, affamatore del popolo, critico no-global del sistema''.

Per la capogruppo al Senato Anna Finocchiaro, Vendola si conferma ''interlocutore naturale'' del Partito democratico e per quanto riguarda la leadership, afferma, ''per il Pd il segretario e' il candidato premier'' ma se la coalizione ''esigera' una rappresentanza altra'', ''che sia cosi'' perche' ''l'importante e' che noi siamo capaci di diventare maggioranza nel Paese''. ''E' del tutto condivisibile l'immagine evocata da Vendola della trasformazione necessaria, ma non credo che quegli obiettivi si possano realizzare con l'Udc'', commenta il segretario del Prc Paolo Ferrero che dice si' a una ''alleanza per cacciare Berlusconi'' ma ''le differenze non sono scomparse e anzi sono per certi versi piu' pesanti''.

''Prima si fa l'alleanza innovativa, con un programma concreto, comprensibile e condiviso, poi si fanno le primarie. Su questo modo di procedere trovera' certamente d'accordo i socialisti'', conclude Riccardo Nencini (Psi).

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