martedì 6 dicembre 2011

UN SANO DISCORSO FUORI DALL'IPOCRISIA





Anche i ricchi piangono (e a noi che ce ne fotte!)

dal blog:Femminismo a Sud



Manovra prevedibile, prevista, lo sapevamo, l’avevamo detto. E già ci trovavamo contro tutte quelle che volevano un governo senza “zoccole”, e poi quelle che ci volevano dentro più donne che in quanto portatrici di donnità avrebbero fatto la differenza, e l’abbiamo vista la differenza. Ci siamo dette “indignate” perché questo governo non è rappresentato in nessun modo da soggetti arrivati là per questioni di “merito” perché il “merito” in Italia non esiste. Esistono le lobby e poi esistono le raccomandazioni, esiste il metodo di piazzare l’uomo o la donna che fanno parte di certe correnti qui e là. Esiste tutto fuorché il merito. Abbiamo visto i quotidiani che tentavano di farci piacere il governo Monti prima che arrivasse. Poi ci sono le tessitrici, le femmine sullo stile di Penelope, aspetta e spera, ché questo governo per loro sarebbe stato portatore di chissà quali grandi cose, e infine ci sono i comitati di donne che prima scendevano in piazza contro berlusconi e ora si ergono in difesa del diritto al pianto della ministra mentre ci dedica una supposta terribile.

Sarà bellissimo vedere l’11 dicembre la manifestazione delle Snoq tutte contente perché hanno una ministra tanto “umana” alla quale rivolgere le loro preghiere rosa, i pensieri rosa, i girotondi rosa, le canzoncine rosa e i loro comunicati che di rosa non hanno niente ma tant’è.

Qualcun@ me lo dice cosa andrete a fare in piazza l’11 dicembre? Dico davvero: me lo spiegate per favore? Prima il collante era il contro/berlusconi, ora sarà una manifestazione a sostegno del governo Monti? Su questo chiamate le donne in piazza? A supportare una ministra piangente mentre vengono rubate le pensioni della gente e vengono mantenuti i privilegi dei ricchi?

Qualcuno ci spiega perché non dovremmo essere incazzate nere alla vista di tanta ipocrisia? Sapete che il provvedimento è accompagnato da manganellate nelle piazze che in queste settimane sono state popolate da gente incazzata il cui pianto, anzi le cui urla, non sono state ascoltate da nessuno?

Vi interessano i pianti? Quello di un bambino che non ha di che sfamarsi? Di una donna che non trova lavoro? Di un uomo licenziato dall’industria che delocalizza? Di studenti che sanno di non avere futuro?

E’ che da queste parti non ci sono più lacrime e in generale non si piange, si combatte, e tutta questa retorica e questa vomitevole reinterpretazione delle questioni a seconda di come vi gira il culo è davvero insopportabile. L’ingenuità è comprensibile ma la malafede è intollerabile e c’è malafede da parte di chi legittima un governo che ci ruba tutto pur di legittimare i propri partiti di riferimento.

Dai, donne del Pd, ditecela tutta, ditecela chiara: quanto vi viene difficile da 1 a 10 portare le donne in piazza dicendo loro che le femmine al governo sono portatrici di “umanità”?

Ah, mi raccomando, la prossima volta che la polizia spacca la testa a una donna o a un uomo in piazza, una studentessa, un pensionato, una precaria, qualunque delle categorie massacrate in questo momento, continuate a chiamarli “violenti”. Anzi, a chiamarci “violenti” perché tra quella gente, in piazza, ci saremo anche noi.

Ps: e no, non essere d’accordo con il Pd non significa essere d’accordo con “Libero”. Smettete di usare questo argomento aggressivo per denigrare le opinioni differenti e accorparle al ciarpame delle destra.

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