sabato 22 settembre 2012

L'ERA DI "ER BATMAN".

(da dagospia). C'È «ER BATMAN» d'Anagni che divora dodici bignè allo zabaione in pochi secondi e che adesso non smette più di parlare. C'è la «Moglie di Sant'Antonio», come la chiama Fiorito, alias Lidia Nobili, fan di Scientology, che racconta a cosa le servivano i fondi del Pdl. E poi ancora la governatrice del Lazio, la Polverini tutta di un pezzo che annuncia: «Ce ne annamo, se non cambia la situazione». E il «nemico» d'Er Batman, Franco Battistoni che giura di non avere l'amante. E infine l'organizzatore di feste. Meglio se in costume. L'Ulisse «de noantri» Un bestiario di dichiarazioni tra interviste, promesse (non mantenute, spesso e volentieri) e soprattutto giustificazioni. Che non sempre reggono. Anzi, quasi mai. Rileggendo la settimana di «Laziogate» a stento si riesce a trattenere una risata. Anche se non c'è proprio niente da ridere. - FRANCO FIORITO, ex capogruppo regionale Pdl: «UN CONSIGLIERE ha noleggiato l'auto per due ore recandosi in un albergo che sta ad Aprilia e che si chiama il ‘Focarile'. Il sospetto è che il noleggio sia stato fatto per incontri amorosi. Oh, non lo segnà che questo è sposato» «SÌ, LO SO: come presidente di commissione ho diritto anche all'auto blu, ma l'auto blu non mi bastava. Avevo un tremendo bisogno di questo Suv». «HO COMPRATO una Smart con i fondi, ma è a disposizione del gruppo consiliare, io non la uso, perché non riesco a entrarci». «COME SI FA a fare fatture per una cena di 80-100 persone in un ristorante come Pepe Nero di Viterbo che ha solo 40 posti?». «SÌ, HO PAGATO tutto per finanziare quella festa nel set di Cinecittà. C'erano delle gnocche travestite con dei gonnellini bianchi. Non ci sono andato, ma qualcuno dai racconti riportati, si sarebbe divertito». «NON ENTRO in un supermercato da oltre vent'anni e non faccio mai la spesa. Vuol dire che verrò crocifisso per un panino con la porchetta». «NON SO perché mi chiamano Er Batman e tra l'altro l'Er nemmeno si usa ad Anagni. Il mio soprannome è un altro: Federale. Sì, sono il Federale di Anagni». «PIÙ CHE PIETRA dello scandalo, mi sento un capro espiatorio. Non sono stato io ad andare a mangiare le ostriche e a fare i festini vestito da maiale». - CARLO DE ROMANIS, consigliere Pdl «HO SEMPRE dato feste in costume, anche una all'Auditorium con i giovani del Ppe. Ci ho rimesso ventimila euro». «AVEVO invitato tutti, c'erano duemila persone. Volevo festeggiare l'elezione ed era anche un modo per far girare il mio nome». «A BRUXELLES ho organizzato feste, non festini. Dal 2006 ho promosso per tre volte, ogni anno nel mese di dicembre. Ovvio che dopo il seminario si cenava e c'erano momenti di relax, ai quali Berlusconi ha partecipato per tre volte, ed è stato charmant e accattivante come sempre. Ha cantato in francese tutte e tre le volte». - RENATA POLVERINI,governatore Lazio: «I TUMORI che stanno qui dentro, come erano nella mia gola, vanno estirpati oggi. Non voglio sottoporre questa regione allo stress che non consente di dire quello che di buono stiamo facendo». «SONO ARRIVATA in questa regione in maniera quasi avventurosa e in modo quasi tragicomico me ne vado». LIDIA NOBILI,consigliere regionale Pdl: «COI FONDI del Pdl pagavo le interviste. Con le emittenti locali c'è questa usanza: realizzano un'intervista, un servizio, solo se a pagamento». FRANCO BATTISTONI, EX CAPOGRUPPO REGIONALE PDL: «È FALSO che spesi 6 mila euro per una cena di ‘promozione politica del Pdl' al ristorante Pepenero di Capodimonte. Quanto costavano le cene? Oh, beh... diciamo intorno ai 4 mila euro». 2- TELESCONTRO TV TRA FIORITO E BATTISTONI_ "FACCETTA DA PRETE, FACCETTA DA CINESE, MA CHI VUOI INCANTARE? DÌ LA VERITÀ SULLE TUE FATTURE FALSE". di Paolo Boccacci, per Repubblica.
"Faccetta da prete, faccetta da cinese, ma chi vuoi incantare? Dì la verità sulle tue fatture false". Un botta e risposta violentissimo, tra Batman Fiorito, che parla al telefono dalla sua villa di Anagni, immortalato da una gigantesca fotografia nello studio del TGCom, e l'ormai ex capogruppo del Pdl Francesco Battistoni. "È stata una trappola" dirà poi "non sapevo che era collegato anche Fiorito, non sarei mai andato". Il risultato? Un fuoco di fila di accuse e contro accuse al vetriolo. Con un culmine. Quando Fiorito, la voce roca, comincia a enumerare quelle contro il suo accusatore e il suo successore sulla poltrona di capogruppo del partito. "Questo signore" esordisce "dovrà spiegare alla Finanza, alla quale ho consegnato tutto il materiale, come ha fatto a presentare ottodieci fatture per un totale di settantamila euro per cene al ristorante Pepe Nero di Viterbo che lui dichiarava per 80, 100 persone. Ma poi sono andato sul sito del locale e ho scoperto che ha solamente 40 posti a sedere". "Fiorito ha infangato tutti i consiglieri" replica Battistoni in diretta "noi ci siamo comportati nel rispetto della legge, lui no; aveva l'intera gestione della tesoreria, se qualcosa non andava bene doveva dirlo prima, non doveva aspettare l'avviso di garanzia. Prima di attaccare provi a dimostrare quanti bonifici ha fatto sui suoi conti e tutta una serie di cose che sono poco chiare negli estratti conto della banca. Prima dimostri tutte queste cose e poi, se gli rimane ancora un po' di coscienza, può anche attaccare gli altri". Ma Fiorito è scatenato. "E non c'è solo il Pepe Nero. Battistoni deve spiegare le fatture per la cooperativa Majakovskij, per svariate promozioni, diceva, dell'immagine del Pdl, l'acquisto di una stampante e poi di altre tre, le macchine a noleggio sulle quali spariva per giorni. Mi avevano minacciato, andavano a dire bugie sul mio conto. Io non facevo festini, non facevo book di foto, i miei movimenti, i miei bonifici sono tutti tracciabili. Sono loro che dovranno chiarire tante cose alla Finanza". "Ma che dici?" ribatte Battistoni "Come potrei mai minacciare io uno della sua statura e della sua stazza. Mi vedete a minacciare Fiorito?". Poi Er Batman attacca ancora. "Il 18 luglio, una settimana prima che mi sfiduciassero, lui e gli altri consiglieri, avevo mandato una lettera a tutti proprio sulle irregolarità che avevo visto nei conti e nelle fatture. Lui ha detto che non l'aveva mai ricevuta. Ma è un bugiardo. Ho consegnato alla Finanza non solo la lettera, ma anche la sua firma autografa con cui ha siglato la ricevuta. Questi sono i fatti, così si vede quanto è bugiarda questa persona". Battistoni si difende. "La lettera l'ha mandata quando già aveva ricevuto da noi quella che voleva convocare il gruppo per sfiduciarlo. È stata una vendetta". E Fiorito: "É un bugiardo e le carte parleranno. É talmente accecato dall'odio da esser riuscito a denunciare tutti quanti e a far aprire un caso nazionale solo per il suo basso scranno politico. É probabile che il partito lo abbia fatto dimettere, è un folle, non si è mai visto un consigliere regionale che denuncia un consigliere dello stesso partito".

Nessun commento:

Posta un commento