martedì 16 febbraio 2010

Osare la speranza

"Osare la speranza" è un concetto, espresso da Don Gallo, che mi ha folgorato. Sabato sera ho ascoltato il grande "Don" da Fazio mentre da qualche giorno alcuni compagni della sinistra acquese mi avevano chiesto di candidarmi con Sinistra Ecologia e Libertà in queste elezioni regionali di fine marzo. Non mi aspettavo da loro una così grande dichiarazione di stima e fiducia dopo poco tempo dal mio arrivo nell'alessandrino. Ma pensando ad un concetto che potesse sintetizzare la mia motivazione a partecipare a questa campagna elettorale mi sono proprio venute in mente le parole del grande prete, a cui mi inchino e spero dunque non si offenda se gliele prendo in prestito perchè nulla avrebbe potuto sintetizzare meglio le chance che alla sinistra rimangono per non essere spazzata via dalla politica italiana.
Noi della sinistra dobbiamo proprio osarla la speranza per tornare a fare della politica italiana qualcosa che non sia residuale oggi, oppure lasciato in balìa di questo clima da basso impero che quasi quasi vedrebbe più nobile l'introduzione di un cavallo in Senato rispetto agli spettacoli quotidiani del cattivo gusto e del malaffare eretto ormai a sistema.
Enrico Berlinguer parlava di una questione morale, anche a sinistra, già dagli anni ottanta, ma lo si celebra ovunque disattendendo le sue parole e tradendo la fiducia degli elettori e dei cittadini in una sinistra incapace di fare davvero di questa Italia un paese migliore,civile e moderno. La deriva populista e plebiscitaria, autoritaria e razzista in cui l'Italia è caduta non ha trovato ancora a sinistra la forza ed il coraggio di rivendicare con forza un modello di società diverso, capace di rispondere alle sfide ed ai problemi che il modello capitalista postfordista pongono e la difficile fase storica che viviamo dettano. Siamo schiacciati a sinistra da logiche nostalgiche incapaci di incidere sul presente e leggere il futuro e a destra da fusioni politiche che non danno vigore a nessuno dei soggetti politici implicati ed esasperano la confusione ed i soggettivismi conflittuali. Intanto gli elettori della sinistra scappano, non ci riconoscono più, si chiudono sempre più spesso nell'astensionismo dei senza speranza, nella disillusione e nella rassegnazione di vedere naufragare il paese in un odioso inevitabile medioevo. In questo fosco panorama penso che l'impegno e la lezione di Nichi Vendola, di Claudio Fava e dei compagni appassionatamente impegnati a ridare dignità, orgoglio ed energia alla sinistra sia uno dei nostri ultimi crocevia perchè noi si abbia un senso in Italia, per dimostrare che l'omologazione ad un pensiero unico catastrofico di affarismo e interessi solo economici senza speranza non è un destino irreversibile nella vita italiana.Per questo ho accettato la sfida di candidarmi con Sinistra Ecologia Libertà dell'acquese, in queste belle colline dell'Alto Monferrato teatro di tante battaglie eroiche contro il regime fascista, in un momento che sento cruciale e di grande emergenza democratica e civile.

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