mercoledì 21 aprile 2010

Rita Pani colpisce ancora


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Antichi sentimenti, giovani deficienti


Nutro molte speranze sull’avannotto di bossi (quello scemo); lo confesso. In un certo qual modo, a volte mi stupisco di pensare con gioia ai giorni in cui finalmente, spuntata la pinna dorsale, si farà ministro. Non so però se attualmente mi diverta più lui o chi di fronte a lui s’indigna, perdendo l’occasione di rifarsi sul malcapitato, che con un po’ di creatività potrebbe essere ricacciato nello stagno dal quale a tutti i costi si cerca di farlo uscire.

Per esempio, ieri, si è rimasti molto male nell’apprendere che durante i prossimi campionati mondiali di calcio, l’avannotto non tiferà per l’Italia, ma nessuno si è soffermato ad analizzare la motivazione: “Il tricolore, per me, identifica un sentimento di cinquant'anni fa”. Sarebbe bastato questo per ricollocare la larva nello sputo d’acqua dove potrebbe tranquillamente farsi trota.

Sarebbe bastato chiedere all’erede del regno padano: “Perché proprio cinquant’anni?” per vedere le sue branchie aprirsi e chiudersi in modo forsennato. Posto che il tricolore italiano è nato 63 anni fa, perché è un sentimento che ne identifica solo cinquanta? Che ne è stato dei rimanenti 13 anni?

La spiegazione sta nella stupidità del sentimento che identifica il leghista. Esso ha una formazione sub culturale fatta di slogan che non si aggiorna in tempo reale, per cui ormai da 13 anni, sono rimasti fermi al mezzo secolo che hanno combattuto. Per esempio: quando un leghista vuole insultarmi, mi dice spesso che l’Italia – NOI – (comunisti n.d.r.) abbiamo governato per cinquant’anni. Diranno che a Roma i politici rubano da cinquant’anni … insomma, è come se per i leghisti, “cinquant’anni” fosse l’unica misura del tempo conosciuta, e peggio, per loro la storia d’Italia è tutta concentrata in quel breve lasso di tempo. Volendo essere più cattivi ed incisivi, si potrebbe anche dire che: “Il tricolore, per me, identifica un sentimento di cinquant'anni fa”, non vuol dire un cazzo, ma essendo io una signora, e anche magnanima, non lo dirò.

Eh la storia! La storia! Se solo ogni tanto ci si ricordasse della storia che abbiamo pur letto una volta almeno nella vita, saremmo tutti più pronti alla dotta citazione, e al sorriso, soprattutto. Pensate un po’ sempre alle branchie dell’avannotto, se qualcuno gli avesse ricordato che il primo esemplare di tricolore, fece la sua apparizione in Italia (a Milano) nel 1796, come emblema della Guardia Civile Milanese, e che appena l’anno dopo, il tricolore milanese divenne la Bandiera della Repubblica Cispadana …

Ma è pur vero che il problema era un altro: la nazionale di calcio. E in Italia, ci si può incazzare al punto di consigliare l’esilio in altri laghi alla trota scema di bossi, per il pallone; ma non lo si fa quando l’imbecille, per esempio, oltraggia la vita umana di chi muore per disperazione.

Rita Pani (APOLIDE quattro mori)
(La foto di un avannotto non gli avrebbe reso giustizia, meglio un asino)

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