martedì 13 aprile 2010

Come dire...Nichi non è un pirla!


Sono già centosettantuno. Associazioni di territorio, circoli, gruppi on line
Per "aprirne" una basta una mail e registrarsi al sito ufficiale del Governatore
Le tante Fabbriche di Nichi Vendola
"E' il cantiere per l'Italia migliore"
di CARMINE SAVIANO


Nichi Vendola
Una fabbrica di proposte, contenuti e idee. E' la ragione sociale della Fabbrica di Nichi Vendola. Luogo "fisico e virtuale" dal quale il governatore della Puglia lancia la sua sfida al centrosinistra. Con due parole chiave. Territorio e cosmopolitismo.

La "Fabbrica" di Vendola significa tante fabbriche. Vale a dire associazioni sul territorio, gurppi on line, circoli. Sono già centosettantuno. Un laboratorio politico che vuole ramificarsi in tutta Italia. Con diramazioni che arrivano fino ai mille laghi finlandesi e a Lusanka, nel cuore dello Zambia. Passando per Atene, Barcellona e Madrid. Per costruire, dopo la vittoria in Puglia, un nuovo cantiere. Quello "dell'Italia Migliore".

La nuova fase del cammino di Vendola si è aperta la sera del 29 marzo 2010. E' il comizio con cui si celebra la vittoria alle regionali. Bandiere, militanti in festa, centinaia di persone. E una colonna sonora che spazia da Il Cielo è sempre più blu di Rino Gaetano fino a Ricominciamo arrangiata in salsa reggae. Dal palco Vendola annuncia: "Le Fabbriche devono provare a espandersi. Perché il cantiere ora è quello dell'Italia Migliore". E dopo due settimane, a quelle del Tavoliere si sono già affiancate le Fabbriche di Roma, Bologna, Milano,
Torino, Novara, Padova e Perugia. Una geografia in costante allargamento.

Per aprire una Fabbrica non servono né prestiti né permessi speciali. Basta una mail. E una registrazione al sito ufficiale di Vendola. Il centro delle operazioni è solo inizialmente il web. I vendoliani, infatti, devono rispondere a un preciso identikit: essere un gruppo pronto a lavorare sul territorio. Per raccontare, condividere e riprodurre l'esperienza della "Puglia Migliore".

Il vademecum per costruire la "Fabbrica perfetta" è disponibile online. Nove punti. Si va dal gramsciano "Studiate! E non fatevi cogliere impreparati", fino ai canoni della propaganda 2.0: "Condividete il materiale prodotto il più possibile sui social network. Tutti i contenuti saranno pubblicati sul sito personale di Nichi".

Se i principi valgono per tutti, ogni Fabbrica ha le proprie battaglie. Ci si muove all'insegna del federalismo dell'iniziativa politica. A Novara lo scontro è con la giunta provinciale per "costruire un centro di riciclaggio dei rifiuti, e per dire no agli inceneritori". A Milano si propongono campagne d'opinione sulla RU486, per "una regione finalmente laica". A Roma e Torino si discute sui modi per organizzare i lavori. E, sulle pagine Facebook di ogni Fabbrica, gli interventi di Vendola vengono declinati in base alle esigenze e ai problemi del territorio.

Già definito il rapporto tra Fabbrica e Sinistra Ecologia e Libertà, il partito di cui Vendola è leader nazionale.

"La Fabbrica ha una diversa soggettività politica: non è un partito. E non si presenterà alle elezioni", dice Peppe De Cristofaro, ex deputato ed esponente di SeL.
"Aspira ad essere luogo dove far confluire anche persone che non fanno riferimento ai partiti. O che militano in altre formazioni del centrosinistra". Una sorta di enorme "comitato di scopo, uno spazio di partecipazione democratica. Per lavorare intorno alla candidatura di Vendola alle eventuali primarie per la scelta del leader del centrosinistra nel 2013".


Tornando all'oggi, la Fabbrica riscuote già un certo successo nel mondo della comunicazione. La campagna elettorale di Vendola è stata premiata tre volte all'ultimo Galà della Politica. Suoi i premi per il manifesto, per la campagna tematica e per lo spot. Quest'ultimo - La Puglia dal Medico - è già un cult nelle sedi virtuali delle centosettantuno Fabbriche.

Nessun commento:

Posta un commento