giovedì 14 luglio 2011

Lorsignori sempre col culo al caldo



Manovra, taglio alle agevolazioni fiscali
Colpite famiglie, asili e istruzione



La manovra arriva a Palazzo Madama per il primo passaggio alle Camere. La commissione bilancio del Senato ha lavorato fino alle tre di questa notte per terminare il lavoro sugli emendamenti e stamani il relatore ha illustrato le variazioni che saranno introdotte. Ma poi è tornata a riunirsi e i lavori sono stati rinviati. La seduta è ripresa con l’intervento di Giulio Tremonti solo alle 13. “Senza pareggio – ha detto il titolare di via XX Settembre – il nostro paese sarà divorato dal debito”. Mentre il leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, criticava pesantemente il testo della manovra: “E’ inaccettabile che sui costi della politica si sia deciso di non fare niente”, il parlamento “deve dare senso che l’Italia è un Paese”, ha detto. E ancora: “Siamo d’accordo sul fatto che i saldi andavano aumentati, ma da quello che si capisce l’aumento dei saldi è fatto tutto sotto forma di aumento delle tasse sostanzialmente”.

Di fatto, dopo aver reintrodotto il ticket sanitario già dal prossimo lunedì, si scopre che tra le correzioni apportate c’è anche il taglio lineare immediato a tutte le agevolazioni fiscali, comprese quelle relative alla famiglia. Entro oggi il provvedimento sarà approvato al Senato, dove il governo ha posto la fiducia.

Dalle detrazioni per i figli a carico ai bonus per la ristrutturazione della casa, dalle tasse a forfait per le imprese start-up alla tassa sostitutiva sugli straordinari, dalle spese per la sanità ai redditi da lavoro dipendente, agli asili, agli studenti universitari. Sarà indistinto il taglio alle agevolazioni fiscali per reperire le risorse per la riforma fiscale e riguarderà le circa 480 voci attualmente previste che valgono 160 miliardi di euro. Il taglio sarà lineare: del 5% nel 2013 e del 20% a partire dal 2014 anche se – ha spiegato il relatore Gilberto Pichetto Fratin “il governo con successivi decreti potrà decidere di escludere alcune categorie”.

Il tavolo tecnico che sta lavorando alle misure, comunque, non ha ancora terminato il lavoro di “classificazione” per incasellare le numerose agevolazioni in 11 diverse categorie.

La giungla degli sconti potrebbe arrivare complessivamente a 480, aggiungendo anche alcune novità come la cedolare sugli affitti. Dal check-up eseguito sulle imposte statali e locali se ne annoverano 476. Si va dalla nuovissima cedolare secca sugli affitti alla detrazione alle agevolazioni sulle operazioni di fusione delle società, dallo sconto dell’imposta di registro per l’acquisto della prima casa alla fiscalità di vantaggio per il Mezzogiorno.

Ci sono le classiche detrazioni per i familiari a carico ma anche i bonus per le spese di istruzione, dai bonus per le spese sanitarie a quelle per l’asilo nido. Una pletora di voci che però spesso non fa una vera differenza nei bilanci delle famiglie. Potrebbe passare dall’accorpamento e dallo sfoltimento di alcune delle voci in dichiarazione la via per cominciare a ipotizzare misure vicine al cosiddetto quoziente familiare.

Dalle misure finalizzate a interventi di welfare a quelle che hanno l’obiettivo di favorire l’emersione, dalle misure volte alla semplificazione del sistema a quelle che evitano doppie imposizioni, sono al momento undici i possibili criteri di classificazione degli sconti individuati dall’apposito tavolo sulla riforma fiscale.

Inoltre, dalla presentazione del relatore, è aumentato anche il valore della manovra sugli anni 2013 e 2014 a oltre 70 miliardi di euro, compresa la delega fiscale. A regime la manovra vale nel 2014 47 miliardi. L’intervento sul 2013 è di 17 miliardi a cui vanno aggiunti, per effetto delle modifiche, altri 6 miliardi. L’impatto sul 2014 è di 25 miliardi a cui si sommano altri 22 miliardi dopo i correttivi.

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