giovedì 22 agosto 2013

Le nostre vite nelle mani delle banche.

1. E’ UFFICIALE: LA PIÙ POTENTE BANCA CENTRALE DEL MONDO, LA FEDERAL RESERVE AMERICANA, NON SA COSA FARE! DOPO AVER INIETTATO NELL’ECONOMIA TREMILA MILIARDI DI DOLLARI NON SA SE SOSPENDERE LA STAMPA DI DENARO O CONTINUARE ALL’INFINITO - 2. I SEGNALI CHE L’INFLAZIONE STA PER PARTIRE CI SONO TUTTI. MA SOSPENDERE ORA LA STAMPA DI DOLLARI POTREBBE SIGNIFICARE UNA FUORIUSCITA IMMEDIATA DEGLI INVESTITORI DA TUTTI I PAESI MOLTO INDEBITATI (ITALIA) E DALLE ECONOMIE PIÙ DEBOLI (ITALIA) - 3. ADESSO GLI OCCHI SI VOLGERANNO VERSO MARIO DRAGHI CHE HA IGNORATO L’ESISTENZA DI UN’EUROPA A DUE VELOCITÀ E HA INONDATO LE BANCHE CON SOLDI A COSTO ZERO - 4. CHI SPERA IN UN INTERVENTO SALVIFICO DELLA BCE, CON BERLUSCA CHE MINACCIA L’APOCALISSE, SI SBAGLIA. LE CONDIZIONI PER FARLO SARANNO IMPOSTE CON UN NUOVO GOLPE BIANCO E CON MANOVRE STILE GRECO. I TROMBONI DELL’EURO NON SI PONGONO NEANCHE IL DUBBIO CHE ITALIA E GERMANIA NON POSSONO AVERE LA STESSA VALUTA -
Superbonus per Dagospia. E' ufficiale: la più potente banca centrale del mondo, la Federal Reserve americana, non sa cosa fare! Dopo aver iniettato nell'economia tremila miliardi di dollari non sa se sospendere la stampa di denaro o continuare all'infinito. I segnali che l'inflazione sta per partire ci sono tutti - dal mercato del lavoro e dai prezzi delle case in America - ma sospendere ora la stampa di dollari potrebbe significare una fuoriuscita immediata degli investitori da tutti i paesi molto indebitati e dalle economie più deboli. Ne sanno qualcosa l'India e il Brasile che hanno visto deprezzarsi le proprie monete del 40% dall'inizio del 2013 solo perché gli investitori hanno il sospetto di un irrigidimento della politica monetaria della Fed. Presto se ne accorgeranno Italia e Spagna che hanno mantenuto il proprio spread basso grazie al combinato disposto dei magheggi monetari della BCE e dei bassi tassi americani; tremano Indonesia, Tailandia e Malesia alla sola idea di vedere i dollari rimpatriare verso casa alla velocità della luce. Bernanke non sa cosa fare, al primo segno concreto d'inflazione il prezzo dei titoli di Stato americani collasserà; se darà segnali di voler applicare una stretta monetaria lo stesso, probabilmente vorrebbe scomparire nel nulla e consegnare la patata bollente nelle mani del suo successore ma il tritacarne dei mercati si è messo in moto. Adesso si vende poi si pensa! E' lo slogan che si sta diffondendo nelle sale operative, senza una rassicurazione, un gesto sensato, un'azione, gli investitori si stanno volgendo verso il male minore: vendere adesso e poi stare a guardare. Prima dell'estate Dagospia si era chiesto se Ben Bernanke fosse un genio od un pazzo incosciente, vista la reazione dei mercati emergenti e le prossime reazioni dei mercati europei la bilancia pende verso la seconda ipotesi. Ma adesso gli occhi si volgeranno anche verso Mariuccio Draghi che ha volutamente ignorato l'esistenza di un'Europa a due velocità e ha inondato le banche con soldi a costo nullo. Ora tutti volgeranno lo sguardo verso di lui chiedendosi se supplirà all'incertezza della Fed con parole e fatti rassicuranti o se la contrarietà della Bundesbank ad ulteriori allentamenti prevarrà. Mariuccio è in una posizione delicata, la sua lettera al Governo italiano dell'agosto 2011 è stata bellamente ignorata, Lettanipote ha scaldato la poltrona di Palazzo Chigi in attesa di un successore e Berlusca minaccia nuove elezioni. In questo quadro come può giustificare nuovi interventi a favore del suo paese? Ed in questi mesi non è stato forse Lui a governare l'economia italiana attraverso il suo prestanome Saccomanni? Chi spera in un intervento salvifico della BCE con la crisi politica italiana in atto si sbaglia, le condizioni per farlo saranno imposte con un nuovo golpe bianco e con manovre stile greco. I tromboni dell'Euro non si pongono neanche il dubbio che Italia e Germania nel mezzo di una tempesta monetaria non possono avere la stessa valuta. La colpa della crisi dei Btp sarà, nella retorica del giornalismo europeista, attribuita tutta al Banana mentre egli è solo una concausa della Caporetto che ci aspetta. I veri responsabili sono seduti su delle comode sedie da burocrati superpagati e si riciclano continuamente come tecnici. Come si dice a Roma: "Tecnici de che?".

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