sabato 1 ottobre 2011

thriller meteo


E' la febbre del nuovo Ferragosto





LUCA MERCALLI

Un settembre così caldo sul Nord Italia non si era mai visto, almeno da quando si eseguono le misure termometriche. Il predominio sull’Europa centrale di alte pressioni alimentate da aria di origine subtropicale ha determinato un anomalo prolungamento dell’estate, che si mantiene tuttora, giunti ormai al primo fine settimana di ottobre.

Tutti gli osservatori meteorologici storici, da Torino a Modena, da Piacenza a Pontremoli, hanno registrato temperature medie mensili da record. A Torino il valor medio di 23,1 gradi supera di 4 gradi il normale, ed è un primato per settembre dal 1753, superando il precedente massimo di 22,7 gradi stabilito nel settembre 1961. La situazione è stata simile all’osservatorio di Pontremoli, attivo dal 1929 sul fondovalle appenninico della Lunigiana: media di 20,1 gradi, 3 sopra la norma, anche qui un record. Pure al Sud il caldo non è mancato di certo, ma con anomalie meno pronunciate rispetto alle regioni centro-settentrionali. Ben poche perturbazioni sono riuscite a vincere il dominio anticiclonico e a scorrere lungo la penisola, effimere ma violente, come quella che tra il 17 e il 18 settembre ha scatenato nubifragi in Piemonte e Lombardia, e d’improvviso ha portato la neve fino a quota 1000 metri in Alto Adige.

Così, curiosamente, nel settembre più caldo da due secoli si è avuta una nevicata insolitamente precoce sulle Alpi centro-orientali. Bizzarrie della variabilità meteorologica, che talora propone anomalie ravvicinate di segno opposto, ma nello studio del clima contano più le medie di lungo periodo rispetto a episodi brevi e localizzati. E se pure le ondate di calura prese singolarmente non possono essere messe in relazione con certezza al riscaldamento globale, la loro frequenza è inequivocabilmente in aumento.

Dei dodici mesi dell’anno, a Torino ben undici - tutti salvo dicembre - hanno aggiornato il loro record ultrasecolare di caldo, inteso come media mensile, negli ultimi vent’anni, allorché la febbre dell’atmosfera è divenuta più evidente. E la frescura del luglio 2011, che ha disturbato le vacanze sulle Alpi, è stata solo un breve intermezzo in un'annata finora ben più calda del dovuto: se ne sono accorti non solo i ghiacciai, in drastico regresso anche quest’anno, ma anche le piante, le cui fasi di sviluppo stagionale hanno visto anticipi fino a un mese, e che talora stanno esibendo insolite fioriture che contribuiscono a rendere surreale l'atmosfera di questo strano inizio d'autunno.

Ieri pomeriggio, nonostante i cieli lattiginosi per foschie e particolato inquinante presente nell’aria della Pianura Padana, i termometri segnavano 27 gradi a Bolzano, 28 a Torino e Bologna, 29 a Trieste, valori da metà agosto. La configurazione meteorologica rimarrà immutata anche nel weekend, con temperature prossime a 30 gradi in molte città italiane, da Nord a Sud, e solo a metà della prossima settimana correnti dalla Scandinavia dovrebbero riportare le temperature entro la norma stagionale.

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