giovedì 18 marzo 2010

IL MARCIO SU ROMA




Il marcio su Roma e le piazze della legalità

Il prossimo 20 marzo Berlusconi guiderà la sua marcia su Roma, sarà la prima volta in Europa che uno schieramento di maggioranza che controlla tutti i ministeri chiave e che esercita il dominio sui media, protesterà contro se stessa, contro la propria incapacità di compilare e presentare le liste.

Sarà dunque un evento senza precedenti e che sarebbe entrato di diritto nel libro dei primati se avessero anche avuto il coraggio di chiedere le dimissioni del presidente del consiglio... Ma forse pretendiamo troppo, i tempi non sono ancora maturi, anzi, se li conosciamo, urleranno contro il complotto, contro i giudici rossi e contro i Tar, già ribattezzati tribunali amministrativi rossi. I pezzi dei tg belusconiani ci racconteranno di folle oceaniche, di bimbi in lacrime, di madonne atee piangenti, e il direttorissimo, con raro sprezzo del pericolo, benedirà i gagliardetti e annuncerà la prossima vittoria elettorale sfoderando un inedito sondaggio che assegna a Berlusconi 14 regioni su 13.

Chi non avesse voglia di sfilare con il sultano potrà invece scegliere altre piazze e altri compagni di strada.
A Roma si ritroveranno quanti vogliono che l'acqua resti nelle mani pubbliche e non intendono rassegnarsi alla privatizzazione integrale dello stato e dei beni essenziali. Sarà una tappa di avvicinamento a quel referendum che dovrà essere sostenuto da quanti non intendano rassegnarsi alla prevalenza dell'interesse particolare sull'interesse generale. Sarà una iniziativa per la legalità, contro gli inquinatori della politica, della morale, della economia.

La stessa passione civile, lo stesso amore per lo stato diritto, per la carta costituzionale sarà al centro della giornata della memoria promossa a Milano dalla associazione Libera, coordinata da quello straordinario italiano che risponde al nome di Don Luigi Ciotti, con lui ci saranno i familiari dei tanti ammazzati dalle mafie, dalle camorre, dai loro protettori. Nel corteo si ritroveranno donne e uomini che ogni giorno, senza clamori, si oppongono alla delinquenza, all'illegalità diffusa, alla cancellazione di ogni regola, a quella devastazione etica che costituisce la premessa per la distruzione dello stato e per la distruzione dei diritti di libertà e dei diritti sociali.

Non chiederanno norme ad personam, nè leggi ad aziendam, non invocheranno impunità e immunità, ma reclameranno l'applicazione della legge per tutti, l'integrale applicazione della Costituzione, la liberazione dei territori sequestrati dalle mafie, renderanno omaggio a quei magistrati, a quei poliziotti, a quegli esponenti delle istituzioni, dei partiti, dei sindacati, delle associazioni che hanno sacrificato la vita per rendere più libera e sicura l'Italia.

E' assai probabile che pochissimi tg dedichino loro lo stesso spazio che riserveranno alla marcia su Roma, è quasi sicuro che nessun direttore dedicherà loro un editoriale, forse troveranno spazio solo e soltanto in quelle ultime isole mediatiche non ancora cancellate o imbavagliate.

La censura e il bavaglio non riusciranno comunque a fermare questa Italia della legalità che sta ritrovando la voglia di opporsi, di liberarsi dall'incubo dello squadrismo di ritorno. I promotori di queste due iniziative meritano tutto il nostro sostegno, quello che gli negheranno i media berlusconiani, restituiamoglielo noi dedicando, il prossimo 20 marzo, tutti i nostri siti, tutti i nostri blog, tutti i nostri spazi informativi alle donne e agli uomini che animeranno le altre piazze e le altre strade di Roma e di Milano.

Giuseppe Giulietti

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