martedì 2 novembre 2010

Rabbi Lerner commenta l'attuale fase elettorale americana

Obama (e Joe Biden) hanno perso il sostegno della loro base politica

del Rabbino Michael Lerner

Nel 2008, poco prima delle elezioni primarie del partito Democratico in California, il San Francisco Chronicle mi invitò a scrivere un breve articolo per spiegare il motivo per il quale io, presidente del Network of Spiritual Progressives, stavo sostenendo Barack Obama. Come molti altri attivisti progressisti, ho capito che un presidente è limitato in ciò che può ottenere nell’arginare il potere delle elites economiche e politiche dell’America. Limitato, nel controllare in complesso militare e industriale. Limitato, nel bloccare i profittatori delle compagnie farmaceutiche e dell’assistenza sanitaria. Limitato, nel contenere la sfrenata distruzione dell’ambiente da parte dell’industria petrolifera. Limitato, nel frenare l'egoismo e il materialismo che sono diventati la caratteristica principale di Wall Street e di quel “senso comune” proiettato nella coscienza di molti americani dai media e dalla pubblicità.



Quello che un presidente può fare è sfidare le idee dei potenti e chiamare a raccolta tutti quelli che sono diventati consapevoli di come l'attuale sistema distrugga non solo il futuro del pianeta, ma anche la possibilità di costruire delle vite che abbiano un significato più alto dell’accumulare soldi e beni materiali. Un presidente può sfidare un sistema che nega la possibilità di poter costruire famiglie e amicizie che si basino sull’amore e che non siano dominate dall’interesse personale, da quel “cosa me ne viene” tipico della coscienza capitalista del mercato.

Al momento, il presidente Obama sta viaggiando attraverso il paese cercando di ricostruire quell’entusiasmo che aveva generato nel 2008, e sembra non avere alcuna idea del perché sia svanito. E i Democratici che l'hanno seguito sembrano essere ugualmente a corto d'idee. Queste persone immaginano che noi, loro base politica, abbiamo avuto aspettative irragionevoli circa il fatto che una maggioranza democratica al Congresso ed un presidente democratico avrebbero potuto avere la meglio sul partito Repubblicano del “No” e contro le potenti restrizioni istituzionali costruite attraverso molti decenni. E così cercano di spiegarci perché non sono riusciti a far passare la legislazione che noi, come loro base politica, avremmo voluto.

E più facile credere che la base progressista e liberal sia ingenua, anziché riconoscere il fatto che noi, non siamo alienati a causa del loro fallimento nel far passare la legislazione appropriata, ma perché non hanno combattuto in questa legislazione. E il nostro disappunto nei confronti di Obama non è dovuto al fatto non sia riuscito a ottenere quello che non poteva ottenere ma perche non ha fatto la sola cosa che potesse fare: dire costantemente la verità, dire a noi ed al paese cosa stava davvero succedendo nei corridoi del potere e quali fossero le limitazioni che stava affrontando.

Un conto è fare un compromesso dopo che hai lottato per qualcosa in cui credi, un’altra è fare compromessi senza neanche tentare. I liberal e i progressisti sono già stati profondamente delusi quando nel 2006, pur avendo una la larga maggioranza democratica al Congresso, sono stati stanziati nuovi fondi per la guerra in Iraq, nonostante la grandissima opposizione popolare contraria al conflitto. Perciò quando Obama partecipò alle primarie, passò molto tempo a distinguersi dalla senatrice Hillary Clinton proprio sul fatto che si era opposto alla guerra fin dall’inizio, dando quindi alla sua base l’impressione di essere un leader in grado di sfidare i guerrafondai. In quel momento sentivamo di avere un candidato capace di affrontare le forze conservatrici.

Cos’è successo invece? Sostegno massiccio a Wall Street e quasi niente per i milioni di disoccupati o per coloro che hanno perso la loro casa per colpa di avidi . C'e' stata un'escalation della guerra in Afghanistan ed il mantenimento di 50.000 soldati come “consiglieri” in Iraq. Rifiuto di considerare "l’opzione pubblica" per l’assistenza sanitaria e sostegno di un piano che costringe decine di milioni di persone a comprare assicurazioni sanitarie senza mettere limiti al continuo gioco al rialzo delle compagnie assicurative. E ancora: repressione contro gli immigrati; permesso per nuove trivellazioni nell'oceano per estrarre petrolio, persino dopo il disastro del Golfo del Messico. Si e' deciso di sostituire la tassa sul carbone, unica via plausibile per ridurre le emissioni di carbonio, con l'inutile meccanismo di scambio di quote di emissioni (cap and trade). A questo si aggiunge il rifiuto di punire membri dei servizi d'intelligence americani coinvolti nelle pratiche di tortura e la lista prosegue.

Il presidente ha una posizione di vantaggio che avrebbe potuto sfruttare per raccogliere intorno a sé l'elettorato americano e proporre un visione alternativa del mondo. Reagan lo fece affrontando un Congresso ostile a maggioranza democratica; Roosevelt lo fece affrontando un congresso ostile a maggioranza repubblicana e questo è ciò che li rese i presidenti più importanti del ventesimo secolo.

Nonostante tutto questo, molti di noi voteranno per i Democratici a Novembre. Ma non aspettatevi da noi di fare campagna elettorale ora, quando il massimo che possiamo dire dei Democratici, e del loro leader nazionale, è che sono meno peggio delle alternative possibili. Questo non è certo un richiamo che possa portare molti voti o scuoterci dal nostro profondo disappunto. E molti altri, sentendosi umiliati per essersi concessi di credere alle speranze che Obama aveva suscitato, ora sono completamente disinteressati alla politica oppure vorrebbero danneggiare i Democratici per essere stati presi in giro. Tuttora Obama e i Democratici non sanno cosa fare.



Il rabbino Michael Lerner è editor di Tikkun Magazine , responsabile nazionale del Network of Spiritual Progressives associazione interreligiosa ed autore di 11 libri fra cui il recente best-seller The Left Hand of God: Taking Back our Country from the Religious Right ( Harper, 2006)

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