domenica 1 settembre 2013

Un grande Erri No TAV.

Tav. Erri De Luca: va sabotata, è l'unico modo che c'è per fermarla. Il procuratore Caselli esagera (FOTO VIDEO Laura Eduati, L'Huffington Post | Pubblicato: 01/09/2013. “La Tav va sabotata."
Lo scrittore Erri De Luca, raggiunto al telefono dall'HuffPost, commenta con scarne parole l'accusa che il procuratore Giancarlo Caselli lancia nei confronti degli intellettuali che a sinistra “sottovalutano pericolosamente l'allarme terrorismo” in Val di Susa. Caselli non fa i nomi dei “conniventi” ma nell' elenco, è chiaro, figurano il filosofo Gianni Vattimo e De Luca, che hanno manifestato pubblicamente il supporto agli attivisti No Tav finiti in carcere per sabotaggio. Pochi giorni or sono Vattimo è finito nelle attenzioni della Procura torinese per i suoi stretti legami con le frange più dure del movimento, mentre lo scittore ha firmato un intervento durissimo nel volume appena uscito “Nemico pubblico. Oltre il tunnel dei media: una storia NoTav”, ebook dedicato alla lotta valligiana scritto con la giornalista Chiara Sasso, WuMing1 e Ascanio Celestini. Ieri altri due ragazzi appartenenti ai No Tav sono stati arrestati mentre trasportavano in macchina molotov, maschere antigas, fionde, cesoie, chiodi a quattro punte e altro materiale destinato, secondo gli investigatori, a danneggiare i cantieri dell'Alta Velocità. È proprio questo ultimo episodio a spingere Caselli contro i cosiddetti cattivi maestri. De Luca ha letto le dichiarazioni del magistrato ma non si scompone. Non è un uomo loquace, risponde con fermezza e senza appello. Erri De Luca, ha ragione il procuratore capo di Torino quando paventa il terrorismo No Tav? Caselli esagera. Forse esagera, ma in macchina i due ragazzi arrestati avevano caricato molotov... (sorride ironicamente) ...Sì, pericoloso materiale da ferramenta. Proprio quello che normalmente viene dato in dotazione ai terroristi. Mi spiego meglio: la Tav va sabotata. Ecco perché le cesoie servivano: sono utili a tagliare le reti. Nessun terrorismo. Dunque sabotaggi e vandalismi sono leciti? Sono necessari per far comprendere che la Tav è un'opera nociva e inutile. Sono leciti anche quando colpiscono aziende che lavorano per l'Alta Velocità come quella di Bussoleno, chiusa per i continui danneggiamenti? Non si rischia un conflitto tra lavoratori e valligiani? La Tav non si farà. È molto semplice. La posizione è chiara. Ma è antitetica a quella presa dal governo. Non è una decisione politica, bensì una decisione presa dalle banche e da coloro che devono lucrare a danno della vita e della salute di una intera valle. La politica ha semplicemente e servilmente dato il via libera. Di questo passo, afferma Caselli, arriveremo al terrorismo. Lei invece quale soluzione propone? Non so cosa potrà succedere. Mi arrogo però una profezia: la Tav non verrà mai costruita. Ora l'intera valle è militarizzata, l'esercito presidia i cantieri mentre i residenti devono esibire i documenti se vogliono andare a lavorare la vigna. Hanno fallito i tavoli del governo, hanno fallito le mediazioni: il sabotaggio è l'unica alternativa. Politicamente come si risolve? Arriverà un governo che prenderà atto dell'evidenza: la valle non vuole i cantieri. E finalmente darà l'ordine alle truppe di tornare a casa.

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