mercoledì 16 maggio 2012

Non vogliamo essere un parco-buoi.

LA NATURA DELL’EURO: LA PILLOLA ROSSA O LA PILLOLA BLU.
Il curatore del sito ecodellarete.net Fiorenzo Fraioli ha organizzato un convegno dal titolo “La natura dell’euro: la pillola rossa o la pillola blu” dedicato ai temi dell’Euro, dell’Unione europea e dell’Europa, a cui avrò l’onore e il piacere di partecipare in qualità di relatore. Il convegno si svolgerà a Frosinone, sabato 26 maggio, nel Palazzo della Provincia, Piazza Gramsci 1, a partire dalle ore 9,30. Il titolo del convegno – "La natura dell'euro: la pillola rossa o la pillola blu" – strizza l'occhio al film Matrix, citando una delle scene più famose, quella nella quale Morpheus, il capo della resistenza, offre a Neo la possibilità di scegliere tra due opzioni: conoscere la verità, con tutto il carico di dolore e sofferenza che ciò comporta, oppure continuare a "vivere dentro Matrix". Di seguito una breve presentazione del convegno scritta dallo stesso Fiorenzo Fraioli. La situazione nell'eurozona sta virando verso il peggio. E' ormai chiaro a tutti che il progetto deve essere ripensato in profondità, sia sul piano economico che su quello politico. Sul piano economico (trattato di Maastricht) l'aver rinunciato ai meccanismi di aggiustamento macro-economico assicurati dal cambio flessibile tra le monete nazionali, imponendo come vincolo esterno l'adesione a una moneta unica, non ha prodotto la mitica convergenza dell'inflazione promessa dagli economisti liberisti-monetaristi. La situazione è aggravata dal fatto che la BCE, nell'architettura europea, è un'entità indipendente dal potere politico, cioè dal voto dei cittadini. Sul piano politico il trattato di Lisbona ha preso il posto della promessa costituzione europea, ripetutamente respinta in numerosi referendum. L'escamotage di rinunciare alla stesura di una Costituzione, ripiegando su un semplice trattato, ha consentito la sua approvazione attraverso votazioni solo nei parlamenti nazionali. Il trattato di Lisbona sottrae sovranità agli Stati europei, per devolverla a istituzioni talmente poco democratiche che qualcuno ha potuto affermare che, se un paese con una costituzione come quella delineata in quel trattato chiedesse di entrare, la sua richiesta dovrebbe essere respinta. Le domande alle quali molti non sanno dare una risposta sono: come è potuto accadere tutto ciò? Chi lo ha voluto? E perché? Ma c'è una domanda che viene prima di tutte le altre: perché la maggior parte delle persone non sa dare una risposta corretta alle domande di cui sopra? Come è possibile che un cambiamento epocale come la creazione di uno Stato europeo non sia stato discusso, dibattuto, sviscerato, in ogni sua possibile implicazione e conseguenza, nelle numerose trasmissioni di cosiddetto approfondimento politico? E ancora: perché solo oggi, davanti al disastro che è sotto gli occhi di tutti, i cittadini cominciano a prestare ascolto ai pochi e derelitti che, da anni, tentavano di metterli in guardia? C'è un pericolo! Ricordate? Dopo la caduta del fascismo, già il giorno dopo non si trovava più un fascista in circolazione! Tra poco sarà così per l'euro. Vi verranno presentate (le stanno già confezionando) spiegazioni che nulla, assolutamente nulla, hanno a che vedere con la realtà oggettiva dei fatti. Una nuova grande epopea della mistificazione è alle porte. Vi dirò di più: perfino tra coloro che contestano il sistema, sono già all'opera i nuovi incantatori delle masse, i quali potranno presentarsi davanti a voi sostenendo che si, anche loro erano contro l'euro, anzi, loro più di ogni altro! Non c'è che un antidoto: la conoscenza. Non c'è che un metodo: l'applicazione seria nello studio. Il prezzo è sempre lo stesso: la fatica di apprendere. Per queste ragioni, noi di ecodellarete.net abbiamo deciso di organizzare un convegno sul tema dell'euro e dell'Europa, che si svolgerà il prossimo 26 maggio 2012 a Frosinone, presso il salone di rappresentanza dell'amministrazione provinciale. Al convegno sono stati invitati relatori di diversi orientamenti, accomunati dal fatto che da tempo, quando ancora la mistica dell'Europa unita attraverso il vincolo della moneta unica era il pensiero dominante, quasi un tabù impossibile da mettere in discussione, essi si sono espressi in termini apertamente critici, rischiando l'emarginazione e la condanna generale. Le tesi che vi esporranno non sono univoche, per la semplice ragione che essere contro qualcosa non necessariamente significa essere d'accordo per qualcosa, ma noi pensiamo che, in questo momento, l'azione più importante che tutti noi dobbiamo intraprendere non sia quella di sposare, subito e immediatamente, nuove visioni. Noi pensiamo che l'azione più urgente sia quella di ricominciare a pensare con la massima libertà, per restituire senso al linguaggio e, di conseguenza, al dibattito politico. Ne abbiamo abbastanza di propaganda. Saranno relatori Alberto Bagnai, Stefano D’Andrea, Sergio Di Cori Modigliani, Gioele Magaldi, Moreno Pasquinelli e Piero Valerio. Presenterà il convegno Fiorenzo Fraioli di Eco della rete. Modererà Massimo De Santi. Si allegano brevi presentazioni dei relatori e del moderatore, preparate dagli organizzatori del convegno. Alberto Bagnai Docente di economia politica all'università Gabriele D'Anunzio di Chieti-Pescara, fiorentino di nascita e romano di adozione, cura il blog http://goofynomics.blogspot.com che è diventato, in pochi mesi, un riferimento obbligato per tutti coloro che seguono con spirito critico l'evolversi della crisi dell'euro. Se ci è consentito sintetizzare, in poche battute, il punto di vista di Alberto Bagnai, possiamo dire che esso è focalizzato sul fatto che l'insieme dei paesi che hanno adottato l'euro non costituiscono un'"area valutaria ottimale". Circostanza, quest'ultima, aggravata dal fatto che i comportamenti di alcuni di essi, nei confronti degli altri, sono di natura competitiva invece che cooperativa. Stefano D'Andrea Docente di diritto privato nell’Università della Tuscia e avvocato, è il responsabile del sito appelloalpopolo.it e uno dei fondatori dell'Associazione "Riconquistare la Sovranità". Il punto di vista sostenuto da Stefano D'Andrea è quello del recupero della piena sovranità nazionale, esprimendo così una critica radicale al progetto di integrazione europea, su un piano soprattutto politico. Gli aspetti economici, che pure rendono problematico, se non impossibile, il futuro dell'Europa di Maastricht e Lisbona, passano in secondo piano rispetto al dato squisitamente politico. Sergio Di Cori Modigliani Sergio Di Cori Modigliani è un giornalista, fotografo e pittore che cura un blog personale, sergiodicorimodiglianji.blogspot.com, sul quale è possibile trovare articoli dal taglio molto particolare, nei quali riporta spesso notizie originali, introvabili altrove. Sergio Di Cori Modigliani, che è soprattutto un artista, presta particolare attenzione ai comportamenti e alle scelte degli uomini e delle donne, sia contemporanei che del passato, i quali, detenendo fette significative di potere e ricchezza, hanno la capacità di condizionare in modo significativo l'evolversi degli eventi. La sua lettura della crisi si concentra, per quanto riguarda l'Italia, sul ruolo nefasto della partitocrazia, mentre, su un piano più ampio, la sua tesi è essa sia la manifestazione di una fase particolarmente acuta dello scontro secolare tra le forze del progresso e quelle della reazione. Gioele Magaldi Gioele Magaldi è un Maestro Venerabile emerito, massone del Grande Oriente d'Italia di Palazzo Giustiniani, che si pone su posizioni fortemente critiche rispetto all'attuale gestione della più importante e diffusa Famiglia massonica italica, guidata dal Gran Maestro Gustavo Raffi. Ha dato vita, insieme ad altri, ad un Movimento massonico d'opinione interno al GOI, "Grande Oriente Democratico", il cui sito ufficiale è www.grandeoriente-democratico.com. E' anche uno dei promotori di Democrazia Radical Popolare, un Movimento politico meta-partitico, finalizzato alla rigenerazione della sinistra italiana, europea ed occidentale, che vede il concorso militante di massoni progressisti e di cittadine/i non massoni, i quali hanno visto e vedono in esso uno strumento opportuno e adeguato al rilancio politico, civile e culturale della nazione italiana e della stessa costruzione di futuri Stati Uniti d'Europa. Per Gioele Magaldi la chiave di lettura della crisi che sta scuotendo il mondo, e l'Europa in particolare, deve essere cercata all'interno del network massonico sovra-nazionale e globale, nel quale si è riacutizzato lo scontro tra la componente democratica, libertaria e progressista e quella elitario-oligarchica. Quest'ultima, dopo la sconfitta subita nella seconda guerra mondiale, a partire dagli anni '70 del secolo scorso ha rialzato la testa, mettendo in campo un'imponente iniziativa culturale e ideologica globalizzata, che ha l'obiettivo di rendere egemone una visione iper-liberista e iper-mercatista della società, in cui, per dirla con Reagan, loStato diviene il problema e non la soluzione, e il potere d'indirizzo generale viene devoluto dalle istituzioni democratiche a organismi tecnocratici rappresentativi di consessi neo-aristocratici. Moreno Pasquinelli e Massimo De Santi Moreno e Massimo sono tra i fondatori del MPL, che qui in Ciociaria molti conoscono grazie a Ecodellarete.net, che ha registrato in video alcuni convegni da loro organizzati, tra i quali quello svoltosi ad ottobre dello scorso anno dal titolo "Fuori dal debito, fuori dall'euro" (vedi link 1 e 2). Sono redattori del blog Sollevazione. Massimo De Santi è un Fisico con specializzazione in fisica sanitaria-protezione dalle radiazioni ionizzanti, esperto di energia ed ecologia, studioso di geopolitica e geostrategia globale. Il punto di vista del MPL è di ispirazione marxista, caratterizzato da un giudizio negativo e senza appello del modello economico capitalista. La soluzione alla crisi, che secondo il MPL è sistemica e non congiunturale, non può che essere la fuoriuscita dal capitalismo e l'adozione di una qualche forma di socialismo.
Piero Valerio Piero è un blogger di Palermo, che innanzi tutto ringraziamo per essere con noi nonostante la distanza. Cura il blog "Tempesta-perfetta", che si occupa prevalentemente di questioni connesse alla sovranità monetaria e all'emissione della moneta. Il suo punto di vista è vicino alla Modern Money Theory, una rivisitazione del pensiero keynesiano che è stata fatta conoscere, in Italia, dal giornalista Paolo Barnard, grazie ai suoi scritti e, recentemente, con un meeting, al quale hanno partecipato quasi duemila persone provenienti da tutta Italia. Un problema che si pone con la MMT è dovuto al fatto che il movimento che si è formato intorno ad essa tende a presentarla come una sorta di "teoria del tutto". Conseguenza di ciò sono i toni, talvolta vicini al fanatismo, di molti di coloro che la propugnano. La scelta di invitare Piero Valerio, piuttosto che altri che, magari, possono fregiarsi di un qualche "bollino di garanzia di autenticità", è dovuta al fatto che "Tempesta-perfetta" rifugge dai toni messianici e si mantiene nei limiti dell'analisi dei fatti. Invito tutti i lettori del blog Tempesta Perfetta a partecipare numerosi al convegno, così avremo il piacere di conoscerci di persona, per chi invece non riuscirà a venire, pubblicherò nei giorni successivi i video di tutti gli interventi della conferenza. Nel video che segue vi propongo invece la mitica scena di Matrix, che come anticipazione dei temi che tratteremo mi sembra più che appropriata, soprattutto in questi giorni in cui i replicanti agenti Smith della propaganda di regime (Vespa, Lerner, Santoro, Floris e tutti i loro ospiti reclutati con cura) continuano a ripetere come un disco rotto sempre lo stesso ritornello: "Uscire dall'euro!!!??? No!!! Sarebbe una catastrofe!!! Ci sarebbe una svalutazione del 20%, 30%, 50%, 100%!!! L'inflazione crescerebbe al 30%!!! (sparano sempre numeri a caso, tanto chi potrà mai contraddirli?) I risparmi degli italiani verrebbero bruciati nel giro di pochi giorni!!! Diventeremo Tutti più poveri!!! etc etc etc". Per chi non si vuole rassegnare a questo comprensibile terrore psicologico (i nostri giornalisti strapagati dal regime hanno paura di svalutare i loro milionari depositi bancari), lo invito ad ascoltare voci fuori dal coro e a ragionare con la propria testa.

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